
Ci sono dei luoghi che negli anconetani, soprattutto quelli con qualche capello grigio in più, suscitano ricordi, quasi sempre belli, ma anche molta tristezza. Sono le facciate e gli ingressi dei cinema che con il passare del tempo, l’arrivo di innovazioni tecnologiche e cambiamenti del mercato, hanno chiuso i battenti, spesso abbandonate al degrado più totale. Chiara Malerba dice che a entrare nell’Italia c’era da mettersi le mani nei capelli’. Chissà che spettacolo si troverebbe davanti chi entrasse nell’ex cinema Alhambra, in corso Amendola. La scritta bianca in corsivo è sempre lì. Come la sporcizia più assoluta e le solite scritte vandaliche sul portone e sulle vetrine usate per affiggere le locandine. Un vero obbrobrio in mezzo al ‘centro commerciale naturale’. Poco più avanti, al confine con l’area dello Stadio Dorico c’era il Salotto, che diventò per qualche tempo una ‘piccola multisala. Sulla tettoia sopra l’ingresso è cresciuta la vegetazione. Per il resto la scena è la solita: sporcizia e abbandono. In corso Carlo Alberto c’era anche il Super Cinema Coppi, ormai solo un ricordo. Così come il Marchetti, verso la fine di corso Stamira (sulla sinistra, scendendo verso piazza Kennedy). Al suo posto c’è una banca. Una ‘sostituzione’ che dice tutto.