"Il Rinascimento a Sassoferrato" Ecco la mostra dedicata ad Agabiti

Sabato l’inaugurazion a Palazzo degli Scalzi aperta fino al 7 novembre "Così attiriamo i turisti"

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Dici Sassoferrato, e pensi subito a Giovanni Battista Salvi. Ma in campo artistico il borgo ha molto altro da offrire. Come Pietro Paolo Agabiti, pittore, scultore e architetto attivo tra ‘400 e ’500 fra Sentino ed Esino. A lui è dedicata la mostra "Il Rinascimento a Sassoferrato", che sarà inaugurata sabato a Palazzo degli Scalzi, dove resterà fino al 7 novembre (dal 25 luglio al 14 settembre ore 10-13 e 15.30-18.30; dal 15 settembre al 7 novembre, dal giovedì al martedì, ore 10-13 e 15.30-18.30). Sedici le opere esposte. Alessandro Delpriori, che cura l’evento con Lucia Panetti, osserva che "la mostra è la presentazione di un contesto rinascimentale ricco e ancora poco conosciuto, che vale la pena di studiare e di vedere a fondo. Si è scelto, quando possibile, di lasciare le opere nel loro contesto, per aiutare il visitatore a scoprire angoli poco noti della città, e per dimostrare che le opere d’arte andrebbero sempre viste nei luoghi per cui sono state pensate". Tra le novità più interessanti, oltre a opere come la Consegna delle chiavi a San Pietro, Pesca miracolosa, Sacra conversazione, Quo Vadis (predella) custodite nella chiesa di San Pietro, c’è la scoperta di nuove personalità artistiche, come l’Anonimo di San Bartolomeo, che nel 1510 dipinse la pala per l’altare maggiore della chiesa omonima, e il Maestro di San Pietro, un allievo di Raffaellino del Colle che lavorò anche a Jesi. La mostra evidenzia poi la grandezza di Agabiti come scultore. Vedi il Cristo e angeli della chiesa di San Facondino. L’assessore regionale alla cultura Giorgia Latini parla di "mostra di territorio, di quelle che valorizzano gli artisti marchigiani e il loro contesto di riferimento". Conferma il sindaco Maurizio Greci: "Attraverso la cultura vogliamo valorizzare il nostro territorio. La mostra è un’occasione in più per attrarre turisti".

Raimondo Montesi