GIACOMO GIAMPIERI
Cronaca

Il sindaco lancia un appello: "Devo capire se si può ripartire con imprenditori di casa nostra"

Silvetti: "Nulla è scontato, neppure la serie D, ma abbiamo bisogno come l’aria di riappropriarci della situazione. Bisogna capire la situazione patrimoniale. Ai tifosi dico: stateci vicini".

Il sindaco lancia un appello: "Devo capire se si può ripartire con imprenditori di casa nostra"

Il sindaco lancia un appello: "Devo capire se si può ripartire con imprenditori di casa nostra"

Dal sentimento di "delusione per chi ha tradito una città" ma anche di "disgusto per chi è scomparso" (Tony Tiong, ndr), parole pronunciate al Carlino due giorni fa. A quello della consapevolezza che è iniziata una folle corsa ad ostacoli per cercare di salvare il salvabile: il futuro dell’Ancona. "C’è bisogno che le forze sane della città si mettano intorno ad un tavolo". È stato un messaggio perentorio quello del sindaco Daniele Silvetti, ieri, ai microfoni di èTV Marche. Un messaggio teso all’imprenditoria locale, all’associazionismo, a coloro che potrebbero avere a cuore le sorti della Dorica: "Io farò la mia parte da primo cittadino", ha aggiunto. Senza voler pensare, almeno per ora, al fallimento. Ma "nulla è scontato". Neppure la serie D. Perché, ha rimarcato, "dobbiamo capire se ci sono le condizioni per ripartire, aumentando le partecipazioni che io auspico siano del territorio. Abbiamo bisogno come l’aria di riappropriarci della situazione. Soprattutto i tifosi hanno legittime aspettative di vedere un futuro per la loro squadra".

Elemento chiave: partecipazioni del territorio. Un antidoto a chi ha pensato di trattare l’Ancona come un giocattolo, prima di disfarsene e mandarlo in frantumi. Intanto, però, non c’è neppure un secondo da perdere in questa fase delicata. Forse la più delicata di sempre nei 119 anni di storia dell’Ancona, per contraccolpi psicologici e ricadute cittadine. Stamattina l’incontro tra Silvetti e quel che resta di una società a pezzi, coloro che avevano impiantato il Matelica all’ombra del Guasco, Mauro Canil e Roberta Nocelli. Un incontro, ha detto Silvetti, per "capire qual è la situazione economico-finanziaria e patrimoniale della società e se c’è un qualche intendimento di continuare. Adesso è il momento di chiudere ogni ipotesi bislacca, ma anche ogni tipo di fumo che in realtà sta pregiudicando non poco il futuro sportivo calcistico della città".

Ampia apertura ai tifosi: "Gli chiedo di esserci vicini in questo momento critico. L’amministrazione deve dare la possibilità ai tifosi e alla città tutta delle certezze e attivarsi laddove ci fosse una discontinuità dichiarata dalla parte residuale della società che è ancora reperibile". Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli, pur consapevole che "a livello politico non ci sia molto che si possa fare, vista la normativa sportiva", fa sapere che non farà mancare "l’appoggio per cercare di favorire un auspicabile cambio di proprietà". Poi un appello: "Imprenditori, appassionati, personalità marchigiane ed anconetane: fatevi avanti".