Super Green pass nelle Marche, Acquaroli: "E’ inefficace"

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Il super Green pass del quale sta discutendo il Governo trova concordi i governatori delle Regioni ad eccezione di quello delle Marche e del collega dell’Abruzzo.

Per il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, l’introduzione del super green pass nella fascia arancione per i non vaccinati "è inefficace". Una posizione che ieri il governatore ha spiegato a margine della seduta del Consiglio regionale, con Acquaroli che ha fatto riferimento all’andamento della pandemia dell’anno scorso, quando "nonostante le restrizioni, pur se in un contesto molto diverso, il virus circolava molto". Da qui il dubbio: "Non so se questo tipo di misura possa essere realmente efficace nel bloccare in maniera consistente la circolazione del virus".

Nelle Marche circa il 15% della popolazione non è vaccinato, un dato che "comprende anche circa 200mila cittadini che non si possono vaccinare". Sollecitato sull’opportunità d’introdurre l’obbligo vaccinale, Acquaroli ha detto che "intanto bisognerebbe essere bravi a comunicare bene", ed ha auspicato che "ci sia una voce chiara, prudente e univoca, in maniera tale da riuscire a dare maggiore contezza delle scelte fatte e dialogare con quella fetta di popolazione che non si è vaccinata con informazioni puntuali, trasparenti, così che potrà decidere di aderire alla campagna di vaccinazione che è uno strumento che oggettivamente sta facendo la differenza".

E proprio sulle vaccinazioni il presidente ha rimarcato le novità giunte due giornin fa. Sono 22.497 i marchigiani d’età compresa tra i 40 e i 59 anni che hanno prenotato la terza dose del vaccino contro il Covid. "A seguito della circolare emanata dal ministero, con il parere dell’Aifa, l’intervallo per la terza dose viene fissato dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale indipendentemente dalla tipologia di vaccino – spiega il governatore Acquaroli –. Si potrà prenotare la terza dose dopo cinque mesi dalla somministrazione della seconda dose. E’ importante avere questa informazione sia per il cittadino, che adesso ha una certezza in più, sia per il sistema che può così organizzarsi a prescindere dal limite dell’età".

E proprio l’organizzazione sarà uno dei punti cruciali per quanto riguarda la somministrazione delle terze dosi. Molti hub vaccinali lamentano la mancanza di personale necesarrio per dare risposte alle tantissime prenotazioni che stanno arrivando da parte di chi, ovviamente, il vaccino lo aveva già fatto senza troppi problemi e ora vuole sentirsi ancora protetto. Il problema è sempre lo stesso: mancamo i medici e per questo si sta ricorerndo anche a quelli di famiglia che si mettono a disposizione tra una visita e l’altra.