REDAZIONE ANCONA

Intelligenza artificiale: "Occhio a privacy e dati"

Esperti a confronto all’università Politecnica. Reati informatici in crescita

C’è un aspetto che negli ultimi anni ha rivoluzionato la vita di tutti e riguarda le nuove tecnologie nell’era digitale e il trattamento dei dati personali divenuti ormai "merce" sempre più preziosa. A questo si aggiungono i progressi dell’intelligenza artificiale, tra rischi e opportunità e nuovi scenari ancora tutti da definire. Per tracciare un quadro della situazione odierna e fare il punto sull’impatto delle tecnologie digitali nella nostra società è stata organizzata ieri mattina una tappa del "Privacy Tour" presso l’Aula Magna della facoltà di Ingegneria. Un panel di esperti del settore, docenti e ricercatori si sono confrontati su questa rivoluzione che ha cambiato radicalmente l’economia, la società e la cultura, introducendo nuovi modelli di scambi e di comunicazione attraverso internet e social media. L’evento è stato organizzato dall’Università Politecnica su iniziativa del Garante per la protezione dei dati personali e con il patrocinio della Regione e del Comune di Ancona.

Tra i temi trattati l’intelligenza artificiale, il cui utilizzo può avere ripercussioni anche sulla privacy e sui nostri dati sensibili divulgati in rete. "I dati sono diventati una fonte economico-finanziaria importante – le parole del Rettore Gian Luca Gregori – e la tecnologia non va demonizzata, anzi va governata e valorizzata nel migliore dei modi, in maniera etica, affinché le sue possibilità ricadano positivamente sull’intera comunità. Con questo convegno mettiamo insieme competenze molto diverse per offrire un quadro chiaro ed esaustivo del tema trattato". Ospite d’onore il Garante per la Protezione dei Dati Personali, l’avvocato Guido Scorza, che ha approfondito la tematica dell’aspetto educativo sull’Ai. "Oggi si sta investendo molto per addestrare gli algoritmi a conoscere le persone – ha dichiarato – ma bisognerebbe investire di più nel contrario, cioè nel formare le persone nella conoscenza degli algoritmi". Presente anche Lorenzo Sabatucci, vice questore aggiunto della Polizia di Stato che ha ricordato le attività della Polizia di Stato in difesa di cittadini e imprese: "Il 75% del totale dei reati informatici è rappresentato dal phishing, che consiste proprio nel furto dei dati personali – ha ricordato – ecco perché è importante fare formazione e prevenzione, nelle scuole e nelle aziende". Luca Russo, analista forense, esperto in tecniche investigative ha fatto un focus su privacy e social media mettendo in guardia dai rischi legati alla pubblicazione di fatti e informazioni personali che potrebbero finire nella rete di potenziali truffatori. Forte la presenza dei più giovani, studenti delle scuole superiori, i cosiddetti "nativi digitali" che se da una parte hanno una maggiore dimestichezza con le nuove tecnologie dall’altra ne sottovalutano spesso i potenziali rischi.

Ilaria Traditi