La Lega del Filo d’oro Mattarella al taglio del nastro resta colpito ed estasiato dal cuore dei sordociechi

Il capo dello Stato, blindatissimo, in visita privata agli ospiti della nuova struttura di Osimo. Nove edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori, quattro palestre e due piscine.

La Lega del Filo d’oro  Mattarella al taglio del nastro  resta colpito ed estasiato  dal cuore dei sordociechi

La Lega del Filo d’oro Mattarella al taglio del nastro resta colpito ed estasiato dal cuore dei sordociechi

di Silvia Santini

Sventolano le bandierine con il tricolore. In tanti, festanti, a far quadrato tra gli applausi attorno ai "compagni".

Aida, Alberto, Asia e Samuele, accanto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella ieri al taglio del nastro per l’inaugurazione del nuovo centro nazionale della Fondazione Lega del filo d’oro onlus, polo di alta specializzazione per la diagnosi e la riabilitazione delle persone con sordocecità e pluriminorazione sensoriale. Con il testimonial Neri Marcoré, che ha portato i saluti dello storico volto dell’istituto osimano Renzo Arbore, il Presidente è stato accolto tra gli altri, in un centro blindatissimo, dal presidente della Fondazione Rossano Bartoli, dal governatore delle Marche Francesco Acquaroli e dal sindaco di Osimo Simone Pugnaloni.

In una visita privata, il Presidente è passato per le piscine per la riabilitazione, l’ambulatorio, la cucina didattica, incontrando alcuni ospiti e parlando con loro, prima di accomodarsi nella sala polifunzionale. Ha detto di essere rimasto estasiato dalla cura dei dettagli durante il tour. Poi l’Inno italiano suonato dal violino del maestro Marco Santini. La struttura, realizzata in due lotti, è costituita da nove edifici, 37 tra ambulatori medici e laboratori per l’attività occupazionale, 40 aule didattiche, foresterie per i familiari, quattro palestre per la fisioterapia e due piscine per l’idroterapia. È anche un punto di riferimento per la formazione di personale altamente specializzato e per l’attività di ricerca scientifica. Con l’attivazione completa del nuovo centro nazionale sarà possibile ridurre i tempi di attesa per le diagnosi (i posti del Centro diagnostico sono già raddoppiati) ed accogliere un numero maggiore di persone adulte sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, incrementando i posti per i ricoveri a tempo pieno (da 56 a 80) e per la degenza diurna (fino a 20).

Di grande importanza, è il modello residenziale che il Filo d’oro ha messo a punto per rispondere al bisogno di servizi pensati per il "dopo di noi". Alla cerimonia c’erano anche il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli Daniele Orlandini. Il presidente del Comitato dei familiari, accanto alla fisioterapista Francesca Graziosi e alla volontaria Dayana Galassi, ha riportato l’esperienza della figlia, quando conobbe il Filo d’oro 25 anni fa: "E’ stato anche un supporto anche per noi come famiglia". Uno spaccato autentico, che ha permesso di far conoscere meglio le istanze di chi non vede e non sente e delle loro famiglie e la dedizione di chi sostiene la loro causa. Acquaroli ha detto: "Rappresenta un modello unico di solidarietà. La visita ci sostiene nell’impegno della comunità marchigiana a favore dei più deboli". Il sindaco ha aperto la giornata affermando: "Questa istituzione oggi conta molte altre sedi,ma è nata ad Osimo dove conserva la sua sede principale, perché con la nostra città ha stretti legami, anzi, è entrata a far parte della sua storia. Ho invitato il Presidente a tornare. Prima di congedarsi si è fermato qualche secondo dicendomi "Vi siete definiti senza testa ma alla fine i senza testa sono i migliori".