
La mamma di Andreea : "Chi ha spento il tuo sorriso deve pagare: ora giustizia". E spunta uno striscione
La facciata anteriore del casolare e poi alcune stanze degli interni, compresa una scalinata di mattoni rossi che porta al piano di sopra. Dentro nessun mobile, solo una vecchia sedia appoggiata ad una parete, muri bianchi pieni di ragnatele, finestre che fanno filtrare bene la luce. Eccolo il filmato che la troupe di un sito di informazione online, il- Portavoce, ha fatto all’interno del casolare di Castelplanio, in via Monte Adamo 26, quello dove sabato scorso è stato rinvenuto uno scheletro umano che si ipotizza sia Andrea Rabciuc, la 27enne romena scomparsa il 12 marzo del 2022. Il video sarebbe stato fatto il 1 aprile del 2022. Erano passati solo 20 giorni dalla scomparsa della giovane campionessa di tiro con l’arco. Andrea, che viveva a Jesi, si sarebbe allontanata a piedi sulla Montecarottese, di mattina presto, attorno alle 7, dopo una nottata passata con il fidanzato Simone Gresti (con cui aveva litigato e lasciato il suo cellulare) e due amici, in una roulotte posizionata nel terreno di una casa di campagna che si trova a meno di un chilometro dal rudere di Castelplanio. Le immagini degli interni, di cui il Carlino è entrato in possesso, erano state pubblicate il 5 aprile del 2022, sul portale del sito che oggi non è più attivo, e durano 32 secondi. La scala inquadrata è parallela a quella dove poi sono stati ritrovati i resti umani. Chi ha fatto il video è stato già sentito dai carabinieri e ha fomito altre immagini girate quel giorno e non rientrate nel filmato. Lo youtuber è convinto che non c’era nessun corpo in quel casolare perché le stanze, anche quella dello scheletro, lui le ha girate tutte. "La scala delle ossa è diversa – conferma Moreno Cardinaletti, proprietario del casolare – non ha corrimano e sopra ha due tavole per non cadere di sotto una volta percorse". Proprio un’asse di legno, e non una trave, è stata portata via dai carabinieri della Scientifica la sera del ritrovamento. Impressa c’è una frase scritta che ha portato gli inquirenti a non escludere un gesto estremo della ragazza o ad inscenarlo da parte di qualcuno. Chi l’ha scritta? E’ tra i reperti dell’accertamento irripetibile fatto mercoledì, quello che ha investito Gresti anche dell’ipotesi di reato di istigazione al suicidio dopo le accuse di omicidio volontario, sequestro di persona e spaccio. Poi c’è il foulard, una stoffa usurata usata a mo’ di corda. Era in un punto alto.
Intanto ieri al casolare è stato appeso un cartello con scritto "giustizia per Andreea". Anche la mamma, Georgeta Cruceanu, chiede giustizia e ieri lo ha ribadito in un post su Facebook: "Per quasi due anni ti ho cercata e sono riuscita ad andare avanti con la speranza, l’unica cosa a cui mi potevo aggrappare. Mi hai lasciata sola non per tua volontà. Chi ha spento il tuo sorriso deve pagare, voglio che la verità venga a galla e giustizia sia fatta".