La serie C è realtà, nasce l’Ancona Matelica: "Qui un progetto giovane a lungo termine"

Canil ha sciolto i dubbi, la società avrà il doppio nome solo per un anno: "Questa squadra sarà di tutte le Marche e farà crescere i ragazzi"

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di Niccolò Severini

Ora si parte davvero. Il calcio professionistico torna ad Ancona. Il Matelica mette la serie C e la città dorica gli impianti. Nasce dunque l’Ancona Matelica e indicherà il Del Conero come campo di casa su cui giocare il prossimo campionato, sede da indicare alla Lega Pro entro lunedì 21. La maglia sarà biancorossa, lo stemma della squadra maceratese non sparirà, ma sarà aggiunto il cavaliere armato dorico. Punto fondamentale per la Curva per dare l’assenso a quest’operazione. "Voglio che il trapasso sia morbido, quindi il primo anno chiamare la società con entrambi i nomi con la promessa che dall’anno prossimo si chiamerà solo Ancona", esordisce Canil. Una promessa, evidentemente, fatta alla Curva che ha accolto il nuovo numero uno del calcio dorico fuori dalla sala conferenze della Mole per un primo colloquio privato con lui, con Canil che ha tranquillizzato i tifosi: "Avrete belle sorprese".

Ma andiamo con ordine. Puntare un goniometro e disegnare un semicerchio con un raggio che va da Ancona a Matelica. Lo presenta così il progetto il presidente Mauro Canil E dentro questo semicerchio deve essere compreso tutto il calcio giovanile marchigiano. E’ questo, infatti, il motivo per cui il patron matelicese ha contattato prima Stefano Marconi, patron dell’Anconitana, e poi ne ha discusso con l’assessore comunale allo Sport Andrea Guidotti. L’imprenditore è a Matelica da 11 anni, ha preso la squadra in Prima categoria e l’ha portata a giocarsi i playoff per andare in serie B. Ma le ambizioni di Canil non finiscono e qui entra in gioco Ancona. La città è stata scelta come fulcro per costruire tutte e sette le squadre, sei oltre la prima, richieste dalla Figc e tutte giocheranno all’ombra del Conero. Si partirà dunque dagli under 13 fino ad arrivare alla Beretti. Il progetto è ambizioso: "In sei anni di serie D ho sempre trovato scandaloso che debbano giocare quattro under per regolamento e, una volta fuori da quell’età, non ce ne sia uno che vada in serie C o che comunque rimanga in D - spiega Canil -. Perciò voglio creare un settore giovanile che abbracci tutte le Marche e con Ancona lo posso fare e far crescere prima di tutti i nostri talenti. Dunque non dovete pensarla come la squadra della città ma che abbraccia tutta la Regione". Aveva provato a disegnare lo stesso scenario a Macerata, trattativa poi fallita perché gli volevano ’imporre’ gradualmente il nome Maceratese. Qui però si è concretizzato e la strada tracciata è piuttosto simile. Perché se è vero che il primo anno si chiamerà Ancona Matelica, dalla stagione 202223, rimarra soltanto il nome dorico. E’ stata fatta chiarezza sul ruolo che avrà l’ ex - a questo punto - presidente dell’Anconitana Stefano Marconi. Mister Rays, con la sua azienda, sarà lo sponsor per cinque anni, "ma me ne auguro venti", carica Canil. La matricola Anconitana non sparirà perché ha sulle spalle la gestione del Dorico, componente fondamentale del progetto. Dirada i dubbi - ma sempre in attesa del sì della Figc - sulla possibilità del cambio di denominazione (da fare entro il 15 luglio): "Assicurazioni non ne abbiamo ma ci siamo informati e la Federazione si è resa conto che di società serie ne sono rimaste poche". Roberta Nocelli, presidentessa del Cda matelicese, che sarà anche la nuova numero uno della cordata, ha già ricevuto rassicurazioni dalla Figc e ha citato alcuni esempi del passato, come il Sudtirol. La sede rimarrà a Matelica ma il campo che parlerà sarà quello anconetano, il Del Conero.