L’anfiteatro ritrovato. Il recital di Preziosi dopo 15 anni di nulla. Ma è soltanto una prima

Tanti anconetani alle visite guidate e allo spettacolo serale dell’attore. Confermate tutte le potenzialità del sito archeologico chiuso da tempo. Ora dopo l’evento spot occorre dare continuità all’operazione.

Un ‘testimonial’ d’eccezione per un momento importante della cultura anconetana. Ieri sera Alessandro Preziosi ha concluso l’evento ‘Anfiteatro in scena!’, quello che ha segnato la riapertura dell’Anfiteatro romano. Dopo un quindicennio di ‘porte chiuse’ il sito archeologico che rappresenta come pochi altri la millenaria storia della città ha accolto di nuovo il pubblico, prima per una visita guidata e poi, dopo l’aperitivo offerto dall’azienda vinicola Moroder, per il recital ‘Le idi di marzo’, andato in scena nello spazio adiacente la chiesa di San Gregorio Illuminatore. Grande attesa per il popolare attore, che ha rievocato il ‘Giulio Cesare’ di William Shakespeare nell’adattamento di Tommaso Mattei. Una rappresentazione accompagnata da una suggestiva illuminazione, che ha messo in risalto le splendide ‘architetture’ dell’anfiteatro, e dalle musiche originali eseguite dal vivo da Giacomo Vezzani. Un’esibizione molto applaudita dai tanti anconetani che hanno voluto partecipare all’iniziativa, nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino e il Comune, con la partecipazione dell’Amat.

Un’iniziativa destinata a non rimanere isolata, e che va vista come punto di partenza per una valorizzazione definitiva dell’anfiteatro, sia come meta turistica sia come sede di eventi culturali. Il successo della serata ha confermato tutte le potenzialità del sito. Molti gli anconetani rimasti fuori, che però hanno potuto ascoltare Preziosi disponendosi lungo la salita di via Birarelli, in direzione via Fanti. Gruppi composti da qualche decina di persone hanno visitato l’intera area, dall’ingresso principale, l’Arco Bonarelli, a quello superiore in via Birarelli, passando per via Pio II, con le antiche terme impreziosite dai mosaici, ascoltando il racconto della storia dell’anfiteatro, che arrivava a contenere fino a 10mila persone.

Molte le autorità presenti, a cominciare dal sindaco Daniele Silvetti, che proprio ieri ha compiuto gli anni (50, per la cronaca). Qualcuno ha detto che si è fatto un bel regalo. Ma soprattutto che l’ha fatto alla città. A dimostrazione che siamo a un punto di partenza e non di arrivo ci sono le prossime visite guidate, previste per il 23 e il 24 settembre e per l’8, il 15 e il 22 ottobre. Poi si vedrà. Ma indietro non si torna. Un Anfiteatro romano chiuso Ancona non vuole più vederlo.

Raimondo Montesi