PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Le unioni civili da Moroder e agli Angeli

Unioni civili, si allarga la possibilità dei cittadini che, al di là del matrimonio in chiesa, scelgono altri luoghi per...

Unioni civili, si allarga la possibilità dei cittadini che, al di là del matrimonio in chiesa, scelgono altri luoghi per...

Unioni civili, si allarga la possibilità dei cittadini che, al di là del matrimonio in chiesa, scelgono altri luoghi per...

Unioni civili, si allarga la possibilità dei cittadini che, al di là del matrimonio in chiesa, scelgono altri luoghi per dire ‘Sì’ oltre a Palazzo del Popolo. Una decisione bypartisan che è partita anni fa con la vecchia amministrazione e che quella attuale sta portando avanti. Oltre alle sedi di matrimonio alternative già note, da Portonovo (Hotel La Fonte/Seebay) alla Mole fino a Marina Dorica, da questa legislatura nella lista si sono ufficialmente iscritte due attività commerciali, le aziende Moroder e Arco degli Angeli, ma sembra che le intenzioni della giunta Silvetti siano quelle di allargare ancora di più il bacino di utenza per le coppie, giovani o meno, che decidono di unirsi civilmente in luoghi unici e suggestivi. Fino a qui tutto bene, il problema è sorto in consiglio comunale durante la discussione sulla mozione presentata dalla capogruppo Dem Susanna Dini che chiedeva l’istituzione di un regolamento comunale sul tema: "Sono d’accordo con la maggioranza ad aprire la possibilità di diventare Casa Comune per i Matrimoni ad altri soggetti _ ha spiegato la Dini _, detto questo servirebbe forse creare un regolamento fissando alcuni criteri da rispettare per le strutture private che vorrebbero aderire. Non capisco davvero perché il centrodestra non abbia accettato di condividere il testo di questa mozione assolutamente ragionevole. Creare un regolamento potrebbe consentire di dare maggiori informazioni alle strutture che in futuro vorrebbero entrare nel circuito, invece così resta tutto appannaggio dell’amministrazione comunale e della sua discrezionalità. La maggioranza ci accusa di essere rimasti fermi sul tema, in realtà ci sono tre delibere, dal 2009 al 2015, che dicono il contrario. Siamo stati noi, nella passata legislatura, a dare il via libera prima a Palazzo Anziani e poi i luoghi iconici della città, Marina Dorica e Portonovo".