
La madonna Benois di Leonardo in mostra a Fabriano
Fabriano, 31 maggio 2019 - Grande amozione a Fabriano al pre vernissage del capolavoro giovanile de Leonardo. Sono attesi circa 10 mila visitatori da domani a fine giugno per la straordinaria esposizione della Madonna Benois, in occasione del XIII Annual Conference Unesco delle Città Creative Unesco. L'opera, proveniente dall'Ermitage di san Pietroburgo torna eccezionalmente in Italia dopo 35 anni: sarà esposta nella pinacoteca civica , a luglio sarà trasferita a Perugia. Il dipinto ad olio su tavola con dimensioni di 48 centimetri di altezza e 31 di larghezza, di nuovo in suolo italiano in questo 2019 in cui si celebrano i 500 anni dalla morte del maestro di Anchiano
"Siamo onorati e molto felici - ha detto l'ambasciatrice Unesco Francesca Merloni, durante l'anteprima per la stampa -. E' un grande privilegio esporre La Madonna Benois. Le Città creative si inchinano al genio di Leonardo, al suo messaggio di bellezza, che edifica e riscatta, all'apertura al mistero che un'opera così preziosa reca in sé". La Merloni ha voluto un percorso quasi buio, un labiritnto emozionale per avere poi un rapporto diretto con l'opera. La Pinacoteca civica è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 e dal 10 al 16 giugno, in concomitanza con la Conference Unesco, dalle 10 alle 23.
«E’ impossibile descrivere l’emozione nell’ammirare quest’opera senza alcun filtro». La felicità quasi al limite della commozione del sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli è il sunto dell’orgoglio di una comunità di provincia che per un mese diventa capitale dell’arte. Ieri mattina, accompagnata da speciali misure di sicurezza, l'opera è arrivata alla Pinacoteca Molajoli.
Ad attenderla il primo cittadino, l’assessore alla cultura Ilaria Venanzoni, alcuni storici e studiosi e Francesca Merloni, a cui è riuscito il colpaccio di impreziosire l’imminente meeting dell’ente umanitario che si terrà in città dal 10 al 15 giugno con l’approdo di uno dei lavori più apprezzati del genio toscano.
Domani il battesimo ufficiale, con la cerimonia pubblica di presentazione programmata per le 16.30 al teatro Gentile. E proprio da domani fino al 30 giugno il dipinto rimarrà esposto in Pinacoteca, per poi spostarsi temporaneamente a Perugia e infine ritornare in Russia.
Fabriano, dunque, entra nel grande circuito internazionale di arte e cultura, perché come sostiene proprio il direttore del museo russo Michail Piotrovsky, "in Italia non esistono città che non meritano grandi opere, costellata com’è di borghi dove si conservano tesori unici. Non a caso quest’anno proprio piccoli centri come Matera e Fabriano sono stati scelti dall’Unione Europea e dall’Unesco per ospitare eventi di grande richiamo a carattere mondiale".
Il dipinto, realizzato probabilmente attorno al 1478 quando l’artista aveva 26 anni, secondo Il curatore dell’esposizione Carlo Bertelli, "non rappresenta un’immagine statica ed emozionale, bensì è stato solo fermato un momento: non una scena di genere, ma significati profondi come quello a cui rimanda la piantina che Maria fa roteare tra le dita, incuriosendo il figlio".