PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Lite in aula sui patrocini allo sport. La maggioranza: "Non c’entriamo"

Il centrodestra ha ritenuto di non dover rispondere al quesito dell’opposizione. Il Pd: "E’ andata in scena una farsa" ha tuonato la capogruppo Dini.

Susanna Dini, capogruppo consiliare del Partito democratico

Susanna Dini, capogruppo consiliare del Partito democratico

Lite in aula sull’ammissibilità di una commissione, nervi tesi tra maggioranza e opposizione. Il centrodestra ha ritenuto di non rispondere al quesito posto dalla minoranza e interrotto i lavori di due commissioni congiunte, la II e la V: "Ciò che è andato in scena è una farsa" ha tuonato la capogruppo del Pd, Susanna Dini. Al centro del contendere ieri mattina una vicenda che risale allo scorso anno, argomento presentato dal consigliere Dem Giacomo Petrelli che in passato sul tema aveva presentato un’interrogazione scritta.

Palazzo del Popolo aveva concesso il patrocinio e una serie di benefici anche economici, fino a 27mila euro, per lo svolgimento del torneo di calcio a cinque ‘Città di Ancona’; nello stesso periodo il campo in erba sintetica di piazza Pertini era stato utilizzato per un altro evento, il ‘Trofeo Ancona Protagonista’, organizzato dalla lista civica guidata dall’attuale sindaco, Daniele Silvetti, che dopo le comunali di due anni fa ha prodotto cinque consiglieri di centrodestra e un assessore (Manuela Caucci).

Lo svolgimento di questo secondo evento all’interno dell’area messa a disposizione per il ‘Città di Ancona’ non ha richiesto ulteriori costi, ma il dubbio sollevato dal Partito Democratico riguardava la regolarità da parte del Comune di concedere spazi dove si sono svolte attività coordinate da un movimento politico, tra le altre cose parte integrante della stessa giunta.

Lo scontro, al di là della solita difficoltà da parte dei presidenti delle varie commissioni (stavolta era il caso di Annalisa Pini) di coordinare le sedute senza che scoppi il caos, ha coinvolto soprattutto l’assessore agli impianti sportivi, Daniele Berardinelli, e in particolare i consiglieri di centrodestra Ippoliti, Toccaceli e De Angelis: "Il Comune non c’entra nulla in tutto ciò, per cui nessuna risposta è dovuta e quindi la commissione finisce qui".

Giacomo Petrelli si è rivolto al sindaco: "Sono andato da lui per raccontargli quanto accaduto. Vengono usati metodi fascisti decidendo quali commissioni sono da ammettere e quelle da annullare. Sull’ammissibilità della commissione dico soltanto che la stessa è stata calendarizzata, ricevendo il via libera dal presidente Pizzi e dal segretario generale Montaccini. Non può essere la maggioranza di centrodestra a decidere cosa si deve e non si deve discutere a livello politico. Per questo motivo ho voluto rendere partecipe il sindaco di quanto accaduto".