
"Mancano i medici, stop alle prove sotto sforzo"
Mancano tre medici alla Cardiologia dell’ospedale Carlo Urbani, stop alle prove da sforzo. La denuncia arriva dal coordinatore del Tribunale del Malato Pasquale Liguori che rimarca: "La carenza di organico nel nostro ospedale si fa sempre più pesante, in particolare quando interessa reparti critici per la tutela della salute del paziente. Ci riferiamo all’unità operativa di Cardiologia che da qualche mese sta subendo una grave carenza di organico, sia medico che infermieristico. Mancano infatti tre medici, andati via per varie ragioni, ma mai sostituiti. Tutto ciò ha comportato, nei giorni scorsi, la decisione inevitabile di chiudere un servizio importante come quello delle prove da sforzo, un servizio indispensabile per fare diagnosi. I medici in servizio con ammirevole impegno – aggiunge Liguori – stanno sottoponendosi a turni massacranti per garantire la funzionalità del reparto, della Utic, dell’ambulatorio oltre che delle consulenze di pronto soccorso. Proprio nella serata di ieri (venerdì, ndr) io stesso sono stato testimone di corse senza sosta di un medico del reparto che oltre a seguire i ricoverati doveva correre in altro reparto per un’urgenza".
Ma i problemi riguardano anche il resto del personale sanitario di quel reparto e non solo. "Mancano inoltre infermieri – aggiunge il coordinatore del Tribunale del Malato –, alcuni dei quali assenti per Covid". E le criticità non riguardano solo la Cardiologia. "Anche un altro reparto sta patendo di una importante carenza di organico – aggiunge Liguori – e cioè l’Urologia, dove da qualche mese manca il direttore (dopo il pensionamento del primario Vincenzo Ferrara, ndr) e dove già prima della sua uscita mancavano due medici. Anche qui i medici in servizio si sono rimboccati le maniche e stanno sopperendo alle carenze con grande impegno, garantendo la continuità degli interventi, cercando di non far avvertire l’assenza "pesante" di un primario come il dottor Ferrara che veicolava pazienti da tutta Italia". "Ancora una volta – conclude Liguori – abbiamo sollecitato alla direzione sanitaria la copertura dei posti vacanti. Non riusciamo a spiegarci perché mentre le altre Ast marchigiane emettono avvisi, fanno bandi per l’assunzione di personale medico, L’Ast di Ancona è invece ferma in tal senso. I cittadini hanno il diritto di sapere i motivi per cui la nostra Ast non assume, perpetrando ciò che già avveniva con l’Asur".