Gli "Occhi" di Run non vigileranno più sul benessere artistico del Mandracchio: i preparativi per fare bella figura nei confronti dei Grandi della Terra per il G7 Salute hanno avuto il sopravvento. L’opera, iconica e suggestiva, di Giacomo Bufarini, in arte Run, realizzata nel 2019 al Mandracchio, è stata rimossa nei giorni scorsi e buttata dentro il magazzino comunale. Ad avere la meglio è stata la necessità di procedere con i lavori di recupero nell’area portuale in questione in vista dell’evento che si svolgerà alla Mole dal 9 all’11 ottobre prossimi. Lavori iniziati alcuni giorni fa per recuperare un’area fortemente degradata sotto il profilo delle infrastrutture. Quegli ‘occhi’, un’opera davvero unica e bellissima del noto street artist, evidentemente andavano chiusi ed eliminati alla vista delle delegazioni che se li sarebbero sicuramente sentiti addosso. Per chiedere spiegazioni sull’accaduto ci siamo rivolti al Comune che sta realizzando i lavori di restyling del Mandracchio (appalto da un milione di euro, risorse messe a disposizione dall’Autorità portuale, ma stazione unica appaltante gestita da Palazzo del Popolo): "L’opera – è quanto uscito da un colloquio interno alla presenza anche del sindaco Silvetti, ma anche dei vertici dell’Authority, competente per territorio – è stata rimossa perché i supporti (due palificate, una per ciascun occhio, ndr) erano in pessimo stato di conservazione e i piani delle due figure erano fortemente sbiaditi. Da qui la decisione di toglierli alla luce dell’evento che si svolgerà alla Mole. In futuro siamo d’accordo per mettere a disposizione dell’artista anconetano uno spazio particolare, sempre in ambito portuale, dove realizzare un altro murale".
Belle parole, peccato che le stesse non siano arrivate al diretto interessato, ossia Giacomo Bufarini, in questo periodo residente nel Regno Unito, il quale ha appreso della decisione di togliere la sua opera da alcuni suoi amici: "Nessuno mi ha avvisato dell’intenzione di smontare la mia opera del Mandracchio. Ci sono rimasto molto male, è davvero avvilente quanto accaduto. E non si può certo dire che non sapessero come contattarmi per comunicare la loro decisione, visto che nei mesi scorsi ho realizzato i murales delle facciate della Galleria del Risorgimento e gli interscambi con personale del Comune sono stati fittissimi. Una brutta storia. Ci potevo lavorare sull’opera, sistemarla, rinfrescarla. Per fortuna lei mi dice che i due pannelli sono stati salvati e sono nel magazzino comunale". Speriamo possano tornare a illuminare il bello di Ancona.
Pierfrancesco Curzi