Manutenzioni, tombini e verde nel mirino

Opposizioni all’attacco e il consigliere Pariano chiede di utlizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza per questi interventi

Manutenzioni, tombini e verde nel mirino

Manutenzioni, tombini e verde nel mirino

Tombini otturati e cattiva manutenzione delle strade e del verde, l’opposizione chiede di utilizzare i percettori del reddito di cittadinanza e chiede maggiore attenzione al fiume Giano. Il consigliere comunale Danilo Silvi (Fratelli d’Italia), dopo la bomba d’acqua di martedì pomeriggio rimarca: "L’ultima ondata di maltempo che ha interessato il comprensorio Fabrianese, torna a sollecitare l’amministrazione comunale affinché prenda provvedimenti urgenti nei confronti del verde pubblico, caditoie e tombini. Proprio giovedì sera camminavo in via Dante, in un marciapiede, e non riuscivo a passeggiare per colpa delle piante che ostruivano il percorso. Ci troviamo in una delle zone più trafficate e abitate della città. Serve un intervento tempestivo per sistemare tutte le piante e le siepi. Ho notato anche tombini completamente ostruiti. Sia l’amministrazione comunale che i privati - dice Silvi - nei tratti di loro competenza devono liberare i fossi di scolo, i tombini, le caditoie. Il sindaco faccia chiarezza, illustri quali lavori sta facendo sotto questo punto di vista ed eviti alla città di trovarsi impreparata nell’eventualità di un nuovo violento temporale come quello di martedì che ha provocato allagamenti e disagi".

Silvi conclude chiedendo al sindaco "di intervenire per tenere il letto del fiume Giano sempre pulito e non ostruito dal verde". "Per avere un minimo di decoro e sicurezza per ripulire i marciapiedi, si potrebbero impegnare quanti percepiscono il reddito di cittadinanza" aggiunge il consigliere comunale di opposizione Pino Pariano.

"I marciapiedi in alcune zone della città e delle frazioni - aggiunge - lasciano alquanto a desiderare e spesso sono pieni di buche e di rattoppi che rendono problematica la circolazione. Capisco che metterli tutti in sicurezza sarebbe un’impresa che comporta un grosso impegno di bilancio, ma nel frattempo qualcosa potrebbe essere fatto sfruttando le risorse umane a disposizione, come ad esempio interventi di manutenzione consistenti nel taglio dell’erba cresciuta in maniera sregolata che dà un’immagine di incuria della città. Mi chiedo se l’Amministrazione abbia mai pensato a utilizzare coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza per tagliare l’erba che cresce sui marciapiedi e in altre mansioni di manutenzione delle strutture e luoghi pubblici. Sarebbe una buona opportunità – conclude Pariano - per queste persone di inserimento nel mercato del lavoro e al tempo stesso per rendere un servizio importante alla città in cui vivono".