Marche, un ambiente eccellente: aria, acqua e rifiuti da dieci e lode

Il rapporto dell’Arpam raccolto per la prima volta in un volumetto, descrive una regione da elogiare. Il direttore Marchetti: "Abbiamo il 71% di raccolta differenziata, nessuna criticità rilevante"

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Le Marche e l’ambiente, presentato il primo rapporto redatto dall’Arpam, l’agenzia regionale per l’ambiente, in collaborazione con la Regione. Gli indicatori ambientali parlano di un territorio in salute analizzando le 6 voci su cui è stato costruito il rapporto: qualità dell’aria, dell’acqua , coste e balneazione, agenti fisici (campi elettromagnetici e inquinamento acustico), suolo e rifiuti. Proprio partendo su quest’ultima voce emerge una delle performance migliori da parte dei marchigiani in questo caso. La nostra regione, infatti, con oltre il 71% di raccolta differenziata è al quarto posto in Italia. Nelle Marche, infatti, si producono 761.532 tonnellate di rifiuti solidi urbani cioè 499 kg pro-capite e la raccolta differenziata nel 2020 è stata del 71,84% (Italia 61,28% nel 2019) per un totale di 541.046 tonnellate, tra le migliori a livello nazionale. È solo uno dei dati contenuti in ‘Marche Ambiente’: "In effetti sulla raccolta differenziata le Marche hanno ottenuto un grande risultato _ conferma il direttore dell’Arpam, Giancarlo Marchetti _. In linea generale, analizzando tutte le voci, la regione è leggermente al di sopra della media nazionale e tra le regioni più virtuose. La balneazione e la qualità del mare sono ottime, mentre per quanto riguarda il consumo del suolo nell’ultimo anno è stato irrilevante. Non si rilevano, inoltre, criticità sulla qualità dell’aria. Negli ultimi cinque anni, per quanto riguarda le polveri sottili, solo una stazione nel Pesarese ha superato di appena un giorno il limite consentito di legge di 35 sforamenti, polveri dovute alla provenienza dalla pianura padana. Per il resto le 17 stazioni regionali non hanno riscontrato anomalie". Soddisfazione è stata espressa dall’assessore regionale con delega all’ambiente, Stefano Aguzzi: "Un’iniziativa assolutamente lodevole. Questo volume è stato redatto per la prima volta nelle Marche. Dal dossier emergono dati positivi per l’ambiente nelle Marche ma non siamo esenti dalle dovute attenzioni comportamentali e operative. In confronto ad altre regioni, abbiamo dati in miglioramento o sostenibili. Questo ci deve incoraggiare a fare ancora meglio. Con le nostre azioni, siamo i veri protagonisti dell’inquinamento o del disinquinamento. Troppo spesso in passato i temi ambientali sono stati colpevolmente sottovalutati. Rifiuti, qualità delle acque o dell’aria: pensiamo si tratti di qualcosa di lontano da noi e invece incidono ogni giorno sulla vita di tutti noi. Forse il periodo di lock down ha inciso nel migliorare i parametri, ma voglio pensare anche a un maggior senso di responsabilità da parte di tutti nell’applicare i singoli comportamenti".

Pierfrancesco Curzi