Maxi rissa in centro. Volano sedie, feriti a morsi. Caos all’ora dell’aperitivo

Nordafricani e sudamericani hanno creato scompiglio lungo corso Mazzini pieno di gente. Pizzaiolo minacciato e picchiato, arrivano polizia e carabinieri.

Maxi rissa in centro. Volano sedie, feriti a morsi. Caos all’ora dell’aperitivo

Maxi rissa in centro. Volano sedie, feriti a morsi. Caos all’ora dell’aperitivo

Violenta rissa davanti a Rosa tra tunisini e sudamericani. Attimi di paura, ieri, attorno alle 19.30, in Corso Mazzini, per un parapiglia che ha scosso i commercianti e i passanti del centro. I protagonisti della vicenda sarebbero tutti minorenni e proverrebbero – stando a quanto trapela – da comuni della provincia di Ancona. I testimoni parlano di un gruppo di ragazzi ubriachio, con bottiglie di vodka e altro alcol al seguito, che avrebbe scatenato il panico in via Benincasa, uno dei tanti vicoli che collega Corso Mazzini a Corso Garibaldi. "Li avevo notati già dal primo pomeriggio, si erano piazzati di fronte al mio locale – spiega Fabrizio Boari, titolare di Rosa – Non ho mai visto nulla di simile, una violenza inaudita. In quel momento, abbiamo pensato solo a salvare la pelle, altroché". Boari, insieme ad altri testimoni, ci aiuta a riavvolgere il nastro della vicenda: "Ad un tratto ho sentito delle urla e mi sono precipitato fuori. Tutto è iniziato perché quel gruppo di ragazzi, piccoli ma ben piazzati e palestrati, hanno rotto una delle tante bottiglie che avevano con sé. In terra, c’erano i vetri. "E via via che la gente passava – dice – la infastidivano, fischiavano e spintonavano le persone, erano ubriachi – evidenzia – e forse non solo quello. Il pizzaiolo de ´L’Arte della pizza´ è uscito dal negozio forse per controllare cosa stesse succedendo, l’hanno preso di mira e picchiato". A quel punto, dalla cucina della cremeria Rosa, storica attività del centro, è uscito un dipendente: "Se la sono presa pure con lui. Ogni volta che qualcuno tentava di riportare la calma, ti prendevano di mira, ti picchiavano e ti buttavano a terra". Il ragazzo sarebbe finito in ospedale dopo aver preso delle sediate sul collo. Un altro ha riportato labbro rotto e dolori al torace. Chi era lì è ancora sotto choc. La gente che ha assistito attonita alla scena parla di "morsi sul collo e sui bicipiti", botte da orbi "con il collo della bottiglia in mano". Sono volate sedie e tavolini. "Ho cercato di placare gli animi, ma sono stato spintonato – commenta Boari – Me la sono cavata con qualche escoriazione". Sul posto, polizia, carabinieri, un equipaggio del Comitato di Ancona della Croce Rossa, l’automedica del 118 e la Croce Gialla di Camerano. In diverse sono ricorsi alle cure dei sanitari, che hanno stabilizzato i feriti. La strada come il ring, mentre uno fra quei picchiatori riprendeva la scena col cellulare. Mentre picchiavano ripetevano un mantra: "Siamo minorenni, non ci possono fare nulla".

Nicolò Moricci