REDAZIONE ANCONA

Monete false e fatture bluff: arrestato 50enne

L’uomo è stato condannato dal giudice per operazioni inesistenti e truffa. Era già ai domiciliari, ora sconterà oltre 2 anni in carcere

di Sara Ferreri

Falsificazione di monete, emissione di fatture per operazioni inesistenti e truffa: per questo curriculum criminale è stato arrestato dai poliziotti di Fabriano, su ordine del giudice, un 50enne del posto. L’uomo in realtà si trovava già in detenzione domiciliare nel suo appartamento nella città della carta, nel quale stava espiando una precedente pena per concorso in truffa continuata. Ora è tornato in carcere dove dovrà espiare una pena di oltre due anni e mezzo e pagare una importante multa. I poliziotti del commissariato di Fabriano, diretti da Moira Pallucchi, hanno proceduto proprio nelle ultime ore all’arresto del cinquantenne, italiano, già in detenzione domiciliare a Fabriano. L’uomo, che vanta diversi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, è stato prelevato dalla sua abitazione dai poliziotti di Fabriano e trasferito dagli stessi nel carcere di Montacuto ad Ancona dove dovrà espiare una pena complessiva di due anni, sei mesi e tredici giorni di reclusione. Ma non è tutto perché il cinquantenne, disoccupato, dovrà sborsare una multa di 800 euro e la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per la durata di un anno. Il nuovo provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica di Ancona, rappresenta un cumulo di pena per una serie di reati dei quali l’uomo si è reso responsabile e per il quale è stato condannato. Reati che sono stati commessi anche sul territorio fabrianese in un arco temporale piuttosto ampio e che spaziano dalla falsificazione di monete, all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e alla truffa. Continua l’attività di prevenzione e controllo da parte della polizia che nei giorni scorsi è arrivata anche a inchiodare la responsabile dell’aggressione selvaggia ad una ragazzina di 16 anni all’interno di un bar a Sassoferrato. Per la responsabile dell’aggressione, una trentenne del posto già nota per fatti analoghi è arrivato in questi giorni anche il daspo urbano al questore di Ancona Cesare Capocasa. La donna, ripresa dalle telecamere aveva preso a calci e pugni la minorenne che stava comprando le caramelle in un bar di Sassoferrato. Con il provvedimento adottato dal questore, la trentenne non potrà più accedere, per la durata massima prevista dalla legge di due anni, al pubblico eserci-zio dove si sono verificati i fatti né agli altri locali ubicati in quella zona, con divieto di staziona-mento anche nelle immediate vicinanze. La trasgressione del Daspo urbano comporterebbe la denuncia che prevede la pena della reclusione da sei mesi a due anni di reclusione e la multa da 8mila a 20mila euro.