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Morì schiacciato dalla gru, cinque a processo

Il 5 agosto 2020 perse la vita Marcello Coccelato di 59 anni. L’accusa: rischi sottovalutati dall’impresa edile. Ieri il rinvio a giudizio

Morì schiacciato dalla gru, cinque a processo

Si trovava all’interno di un cantiere del bypass ferroviario, quando si è ribaltato manovrando una gru. Il mezzo meccanico aveva perso aderenza e l’operaio era rimasto schiacciato. Aveva 59 anni, Marcello Coccelato, originario di Palermo. Sposato, padre di tre figli, la sua vita si è fermata il 5 agosto del 2020. Manovrava una gru cingolata per la quale non sarebbe stato formato. In cinque ora sono stati rinviati a giudizio per omicidio colposo dal gup Francesca De Palma nel corso dell’udienza preliminare, ieri mattina in tribunale, ad Ancona. Si tratta di quattro persone fisiche, la legale rappresentante della ditta di costruzioni (nonché datrice di lavoro), 49 anni, siciliana; il capo cantiere, 70 anni, siciliano anche lui; il responsabile della sicurezza, 43 anni, e il direttore del cantiere, 38 anni, anche questi due siciliani. La quinta è la società della ditta di costruzioni. Il processo si aprirà il primo aprile del prossimo anno davanti al giudice Carlo Cimini. Si sono costituiti come parte civile la moglie dell’operaio morto (con l’avvocato Michele Carluccio), i tre figli, la madre, il fratello e due nipoti. Stando all’accusa, sia la datrice di lavoro che il capo cantiere, il responsabile della sicurezza e il direttore di cantiere non avrebbero valutato correttamente i rischi che il 59enne avrebbe corso quel giorno, movimentando un mezzo su un terreno bagnato dalla pioggia e quindi instabile. Non sarebbe stato sicuro, per l’accusa, fare lavorare l’operaio così e la morte poteva essere evitata. Contestate diverse violazioni in tema di sicurezza sul lavoro, come le verifiche periodiche dell’attrezzatura e la sua manutenzione. La gru doveva servire per mettere dei pali, ma l’operaio non sarebbe stato adeguatamente formato, ricevendo un addestramento specifico, alla guida del mezzo cingolato. Coccellato doveva eseguire lavori di supporto della trivella meccanica che stava facendo delle escavazioni nel terreno. Verso le 10, gli addetti al lavoro avevano iniziato ad andarsene dal cantiere, proprio per la pioggia abbondante che cadeva. II 59enne sarebbe rimasto indietro e quando è successo l’incidente, si sarebbe trovato da solo. La Procura contesta anche che la vittima non sarebbe stata adeguatamente trattenuta dai dovuti sistemi di ritenzione, mentre la gru si ribaltava. Perciò sarebbe finito fuori dall’abitacolo, schiacciato dall’escavatore. L’operaio era stato assunto da poco da quella azienda, ma Coccellato vantava una esperienza decennale alla guida di gru e di carrelli elevatori. Le indagini erano state condotte dai carabinieri della Tenenza di Falconara. Sul posto erano intervenuti 118 con due squadre dei vigili del fuoco che si erano occupati di liberare il corpo dell’uomo da sotto la gru.