Nuova cybertruffa: lo squillo senza "risposta"

Prosciugato il credito telefonico di una 50enne che si è subito rivolta alla polizia: si tratta del "Wangiri". Quando si richiama prende i soldi

Nuova cybertruffa: lo squillo senza "risposta"

Nuova cybertruffa: lo squillo senza "risposta"

Wangiri, la una nuova allarmante cybertruffa, dello squillo senza risposta sbarca pure a Fabriano. Vittima una donna residente in città che si è vista prosciugare il credito telefonico.

Lunedì mattina si è presentata all’ufficio denunce del commissariato di Fabriano una cinquantenne del posto per denunciare che il proprio gestore telefonico le aveva rubato tutto il credito telefonico. La donna ha spiegato ai poliziotti del commissariato che, il giorno precedente, aveva ricevuto numerose chiamate da un numero sconosciuto alle quali non aveva potuto, inizialmente, rispondere perché era impegnata a lavoro. Successivamente però la donna, incuriosita e anche preoccupata dall’insistenza e dal numero di chiamante ricevute, ha deciso di ricontattare quel numero per sapere chi fosse e cosa volesse da lei.

Una volta aperta la comunicazione però dall’altra parte non c’era nessuno che rispondesse. Ritenendo ci fossero problemi di linea la donna ha provato numerose volte a richiamare ma una volta aperta la conversazione era come se la linea cadesse. Dopo alcune telefonate, però, alla donna è arrivato un messaggio dal suo gestore telefonico che le comunicava che il suo credito telefonico che si aggirava attorno ai 30 euro, era esaurito. Incredula e arrabbiata la donna ha raggiunto il commissariato per denunciare il fatto e poco dopo ha scoperto quanto accaduto. I poliziotti immediatamente hanno appurato che la denunciante era rimasta vittima della cybertruffa tornata di moda nell’ultimo periodo: la cosiddetta "wangiri", appunto la truffa dello squillo senza risposta. I cybercriminali, approfittando della buona fede della persona contattata e, facendosi in tal modo ritelefonare, riescono a dirottare le chiamate su servizi telefonici a pa-gamento in grado di abbattere in pochi secondi il credito telefonico.

Di fronte ai casi di cybertruffa i consigli della polizia di Stato sono quelli di prestare molta at-tenzione e procedere sempre con la massima cautela. Anche se non è possibile prevenire le chiamate wangiri che arrivano sul proprio telefonino, la Polizia suggerisce di non ricontattare il numero internazionale della chiamata senza risposta, soprattutto se le utenze chiamanti non so-no conosciute.

Si tratta dell’ennesima truffa registrata nel territorio fabrianese e denunciata alle forze dell’ordine. Le più frequenti nell’ultimo periodo sono le truffe messe a segno tramite gli acquisti o le vendite attraverso le piattaforme on line.

Sara Ferreri