Nuovo hotel e variante al Prg: bufera in aula

L’opposizione diserta la seduta del Consiglio mentre via web Armezzani attacca la giunta per il via libera alla struttura alberghiera

Nuovo hotel e variante al Prg: bufera in aula

Nuovo hotel e variante al Prg: bufera in aula

E’ assente in consiglio, come tutta l’opposizione tranne un consigliere, ma dietro uno schermo lancia un’accusa molto pesante alla giunta Ghergo: "Oggi in Consiglio la sindaco Ghergo e la sua maggioranza approveranno una variante al piano regolatore per consentire al Merloni di turno di fare un albergo laddove non si potrebbe. Bentornati negli anni ‘80" scriveva ieri mattina Lorenzo Armezzani dalla sua bacheca Facebook mentre in aula si svolgeva il consiglio comunale alla presenza per l’opposizione solo del consigliere Pino Pariano che però sul punto, la variante al piano regolatore per un edificio di proprietà delle ex Cartiere Miliani, acquistato all’asta da Francesco Merloni, situato vicino al giardino grande della città, è uscito dall’aula.

Al centro del dibattito l’hotel che il gruppo vorrebbe realizzare versando 250mila euro di oneri che la giunta vorrebbe destinare al sociale. A stigmatizzare il comportamento di Armezzani è il capogruppo del Pd Paolo Paladini: "Quelle frasi, gravissime, scritte dal consigliere di minoranza Armazzani, non sono state pronunciate in Consiglio, ma pubblicate sul suo profilo Facebook. Ora, ciascuno è libero di pensarla come vuole, riguardo agli atti che si discutono nella sede istituzionale più importante della città: si possono e si debbono non solo discutere, ma anche contestare. Si chiama democrazia. Si è stati eletti, dai cittadini, per questo. Quello che non si può e non si deve fare, è ‘disertare’ proprio quel consesso per il quale ci si è presentati alle elezioni e fare i leoni da tastiera comodamente da casa. Un atteggiamento politicamente ipocrita e vigliacco. Caro Armezzani, se mi accusi di fare un favore, una marchetta elettorale a Francesco Merloni, me lo vieni a dire in faccia, a microfono aperto, davanti a tutta la città, appunto, rappresentata in Consiglio. Eccolo – aggiunge - uno dei motivi, non secondari, per cui la sinistra perde le elezioni: perché una sua parte non secondaria dice ‘no’ a prescindere, non entra nel merito delle questioni, non valuta i benefici, per la città, non solo di una riqualificazione urbanistica di un’area attualmente degradata, ma di una risposta, reale e concreta, alla carenza di ricettività’ che, negli anni scorsi, ha costretto iniziative culturali qualificanti e di rilevanza internazionale come quella dell’Acquarello a dover abbandonare Fabriano per carenza di stanze d’albergo. Il tutto, nel rispetto delle attuali leggi urbanistiche, certificato dagli appositi uffici provinciali e ad "impatto" zero, per quanto riguarda il consumo di suolo, trattandosi di una ristrutturazione e riqualificazione di un immobile e dell’area limitrofa".