SILVIA SANTINI
Cronaca

Osimo, il ribaltone è servito. Glorio vince al primo turno col centrosinistra compatto. Pirani e Staffolani vanno ko

Lo scorso anno si era dovuta arrendere al ballottaggio per un pugno di voti. La nuova maggioranza si aggiudica 15 consiglieri e il Pd è il primo partito.

Lo scorso anno si era dovuta arrendere al ballottaggio per un pugno di voti. La nuova maggioranza si aggiudica 15 consiglieri e il Pd è il primo partito.

Lo scorso anno si era dovuta arrendere al ballottaggio per un pugno di voti. La nuova maggioranza si aggiudica 15 consiglieri e il Pd è il primo partito.

Nessun ballottaggio, Michela Glorio vince al primo turno ed è la prima sindaca donna. E’ la diciottesima dall’immediato Dopoguerra. Glorio ha raggiunto il 57 per cento, l’ex primo cittadino Francesco Pirani (le cui dimissioni hanno portato al commissariamento) si è fermato a 30, terza Michela Staffolani con 12,5. Il primo seggio scrutinato è arrivato solo alle 17.20, quello di Borgo San Giacomo, il 7, in centro. Già Glorio svettava al 64,76 per cento. Pirani la seguiva al 22,22. Staffolani 13,02. Un trend poi confermato con il passare delle ore. Emozionata, è arrivata in centro, nella sede elettorale davanti al teatro, e poi ha raggiunto il municipio. Ha potuto contare su una larga coalizione formata da otto liste: Partito democratico, Movimento 5 stelle, Energia Nuova, Ecologia e Futuro, Michela Glorio Sindaco, Uniti per Glorio, OsiAmo e Popolari per Osimo. Sono le stesse dell’anno scorso quando scese in campo e sfidò al ballottaggio Francesco Pirani, quest’anno sostenuto da tre liste, Pirani sindaco (la sua personale), Osimo al Centro e Progetto Osimo.

Primo partito cittadino resta il Pd che ha superato il 18 per cento, mentre Fdi si ferma al 9. Alla fine dello scrutinio la maggioranza del centrosinistra si è assicurata 15 consiglieri mentre all’opposizione sono andati 9 scranni, sei per Pirani e i restanti alla Staffolani.

In termini di votanti, ci si chiede dove siano confluiti i voti delle Liste civiche da sempre di Dino Latini, il grande assente di questa tornata, e se avrebbero fatto la differenza. Proprio questa assenza ha avuto certamente un peso sia considerando le astensioni che la dispersione dei voti. Così come ha pesato l’harakiri del centrodestra che non ha potuto, voluto o non è riuscito a compattarsi per correre insieme, unito.

Scarsa l’affluenza, probabilmente ai limiti storici, segno della delusione dei tempi ma anche di quello che è accaduto nell’ultimo anno. I votanti sono stati 16mila e 785, il 52,4 per cento, lo stesso dato del ballottaggio dell’anno scorso (il 52,35) ma rispetto al primo turno c’è un calo di quasi l’8 per cento. Campocavallo che supera il 68 per cento, i seggi della primaria "Marta Russo" oltre il 65 e quelli di San Biagio con più di 60 sono stati i bacini di voto più attivi. Sotto la soglia del 50 per cento di votanti Casenuove e le tre sezioni del centro storico, dove storicamente l’affluenza è più bassa anche per la forte presenza di immigrati forse meno coinvolti dalla tornata elettorale.

In diversi ieri pomeriggio sono accorsi in municipio dove era stato allestito il maxischermo per seguire lo spoglio ma la città di Osimo ha dovuto sopportare un ritardo insolito nei conteggi delle schede elettorali. La città ha chiuso lo scrutinio, lentissimo, dopo ore, proprio come l’anno scorso e cinque anni fa: il risultato finale è arrivato solo dopo le ore 23.

Silvia Santini