Otto metri d’altezza fino a cancellare la vista del mare

Un muro con picchi di altezza fino a 8 metri, da nord (Gabicce) a sud (San Benedetto del Tronto), che di sicuro avrebbe tagliato in due un’intera regione, separando le città costiere dal mare. Anche se non continua, bensì segmentata osservando la conformazione morfologica del territorio (dove non ci sono insediamenti abitativi, ad esempio, non sarebbe stata realizzata), la barriera fonoassorbente delle Marche – a detta di cittadini, comitati e Istituzioni – avrebbe provocato gravi danni all’ambiente, alla salute e al turismo. In alcuni casi, il muro sarebbe potuto essere anche più alto di otto metri, in quanto Rfi considerava come base il binario e non se lo stesso era sopraelevato rispetto alla strada (si prenda il caso San Benedetto). Tant’è che la barriera sarebbe diventata più una muraglia, da subito osteggiata. Quanto sta accadendo a Falconara potrebbe rappresentare il primo passo per lo stop definitivo al progetto regionale di Rfi, che ugualmente dovrà ottemperare ad un obbligo di legge per il rispetto dei parametri anti rumore. La scadenza per adempiere alla normativa vigente era fissata ad inizio 2020. Negli ultimi due anni però, come noto, è cambiato il mondo.