PAOLO
Cronaca

"Parco Cardeto, quei fiori rari tra l’erba alta"

Il Circolo 'Il Pungitopo' di Legambiente si impegna da anni a proteggere le specie rare presenti nel Parco del Cardeto, promuovendo giornate di volontariato per preservare la flora e sensibilizzare la comunità. La collaborazione con il Comune e la cooperativa Hort garantisce la tutela delle piante pregiate, come le orchidee spontanee.

Belelli *

La situazione di abbandono del Cardeto è nota a tutti da anni, riguarda i monumenti, storici e non, le attrezzature, e anche il verde. Per il verde, però, sino ad un certo punto. In primavera al Cardeto, come in tutti i parchi della nostra città, la vegetazione cresce moltissimo, ed è facile trovare erba alta e panchine impraticabili. Il Cardeto, però, è un parco particolare, in cui sono presenti molte specie floristiche rare per un parco cittadino posto a poche decine di metri in linea d’aria dal centro città. Per questo motivo il nostro Circolo da oltre dieci anni organizza delle giornate informative e di volontariato, a tutela di queste specie, ove il taglio delle "erbacce" è selettivo, e tende a tenerle basse proprio con lo scopo di far fiorire e completare il proprio ciclo riproduttivo ai fiori più rari. Nel mese di febbraio/marzo ciò viene fatto per il narciso selvatico, presente anni fa con pochissimi esemplari al Cimitero Ebraico ed ora molto più diffuso. Una positiva collaborazione da molti anni tra il Comune e la cooperativa Hort, che è il vero "custode" dei fiori del Parco, permette di vigilare sulla crescita delle specie da tutelare e di segnalare agli operai le zone in cui vi sono specie di pregio nelle quali evitare di tagliare per un po’ l’erba. In questi giorni, e per tutto il mese di maggio ciò accade per le orchidee spontanee, anche con il nostro aiuto: si tratta di aree non grandi, in cui lasciare l’erba un po’ più alta non crediamo possa essere un problema. Anche i più piccoli sono coinvolti: dallo scorso anno insieme ad una scuola primaria del centro cittadino segnaliamo con disegni e cartelli due piccole zone vicino al "campetto" sopra l’uscita di via Cadore, per evitare che sfalci, ma anche il semplice calpestio, impediscano la fioritura e riproduzione di specie di orchidee presenti solo nel vicino Parco del Conero. È questo uno dei motivi per i quali è giusto che il Cardeto entri nel Parco del Conero.

* Circolo ‘Il Pungitopo’

di Legambiente