Ponte chiuso, attentato alla sicurezza "Assolto dopo sei anni di sofferenze"

La toccante lettera dei dipendenti per il proprio titolare: "Grazie Sandro, hai combattuto anche per noi"

Ponte chiuso, attentato alla sicurezza  "Assolto dopo sei anni di sofferenze"

Ponte chiuso, attentato alla sicurezza "Assolto dopo sei anni di sofferenze"

"Giustizia è fatta. Dopo ben sei anni di battaglie legali, il nostro Sandro è stato assolto dal pesante capo d’accusa di attentato alla sicurezza dei trasporti perché il fatto non sussiste". Sono felici i dipendenti della Conero Frantumazioni. La massima portata del cavalcavia, quello che attraversa l’autostrada lungo la Direttissima del Conero a Camerano, era di 12 tonnellate. I camion che passavano carichi di materiale per raggiungere proprio quella ditta pesavamo molto di più e quindi Autostrade per l’Italia prima aveva messo una segnaletica verticale che indicava il divieto di passare sul ponte ai mezzi superiori alle 12 tonnellate di peso, poi aveva fatto porre dei new jersey per stringere il passaggio perché i camion diretti alla ditta Baldini continuavano a passare essendo quello l’unico punto possibile. L’azienda era finita "nei guai" per una lettera anonima, spedita il 17 aprile 2017, meno di un mese dopo la tragedia del ponte crollato in A14, il 167, proprio in quel tratto autostradale, costato la vita ad una coppia picena. La missiva informava Autostrade che i camion passavano sul ponte a loro vietato. L’imprenditore aveva rimosso quelle barriere perché erano state messe sul suo terreno privato. "L’accusa mossa al nostro titolare era la stessa per cui ex vertici e tecnici di Autostrade e Spea, la società che si occupava di manutenzioni e ispezioni, sono stati accusati per il crollo del ponte Morandi a Genova dove 43 persone hanno perso la vita per colpe ben individuabili. Come può una persona vivere con un capo di accusa del genere? – continuano – Anni di lotte, preoccupazioni, gravosi esborsi economici, rabbia e notti insonni finalmente hanno avuto giustizia. La notizia del possibile posizionamento dei cartelli di divieto di accesso ai mezzi di peso superiore a 12 tonnellate era già stata annunciata da tecnici di Autostrade al nostro titolare prima del 2015. Perché si è atteso fino a novembre 2016 per posizionarli? Forse è stato comodo a qualcuno aspettare a limitare la portata del ponte e così utilizzare il nostro sito nel frattempo per poter conferire per tutto il 2016 il materiale di risulta proveniente dai lavori della nuova terza corsia autostradale. Chi restituirà questi sei anni al nostro titolare? E’ sempre stato al nostro fianco, senza mai far gravare i suoi pensieri e le sue preoccupazioni all’interno dell’azienda. Rischiava otto mesi di reclusione ma è stato un ‘guerrigliero’. Un ringraziamento a lui e all’avvocato Roberto Regni per aver difeso e affiancato Sandro". Non solo: "Tra pochi giorni inizieranno i lavori per la demolizione del ponte per ricostruirne subito uno nuovo. Per questo ringraziamo l’assessore regionale Francesco Baldelli ed il suo staff di tecnici per essersi impegnati per far finalmente riprendere ’seriamente’ l’attività della nostra azienda".

si.sa.