"La caduta della Giunta l’ha vista solo Baldassini"

Nel Consiglio comunale di Falconara, tensioni durante la seduta sul bilancio: accuse di mancanza di numero legale da parte dell'opposizione, respinte dalla maggioranza. Polemiche sul possibile rinvio della seduta e sul destino della Giunta.

L’ultimo round degli ormai celeberrimi scontri in Consiglio è andato in scena il 30 aprile, seduta dedicata al bilancio, tra schiamazzi, richiami e strascichi nei giorni successivi. Ha iniziato il capogruppo di Vola, Ancora e Riformisti per Falconara Marco Baldassini: "Sindaco e Giunta salvi con l’inganno, dopo l’appello il Consiglio andava rinviato per la mancanza del numero legale", accusando anche presidente e segretario generale. Hanno replicato le quattro liste di maggioranza: "È evidente che quando non si hanno argomentazioni generali, politiche, culturali e programmatiche, si fa ricorso a mere argomentazioni procedurali, peraltro infondate". Baldassini ha puntato il dito sulla decisione di Vincenza De Luca, presidente dell’assise, "supportata dal segretario generale dell’Ente", Carla Frulla, dicendo che, nella gestione del Consiglio, è stata dimostrata "superficialità e inadeguatezza. I consiglieri sono 17 e nei banchi della maggioranza ce n’erano solo sei su nove. Durante l’appello le consigliere Fiorentini e Ghergut risultavano assenti giustificate e il consigliere Brandoni è giunto per l’ennesima volta a seduta iniziata". Ai sei si aggiungevano, "il primo cittadino e il presidente per un totale di otto rappresentanti della maggioranza: numero insufficiente". Per lui, la seduta "andava rinviata" a maggio, ma questo "avrebbe comportato la caduta della Giunta", in quanto il 30 aprile "risultava essere il termine ultimo per l’approvazione di conto di bilancio, stato patrimoniale, conto economico ed esercizio finanziario 2023". Durissimi dalla maggioranza: "Anche se il consigliere fosse uscito non sarebbe mancato il numero legale", come chiarito dal segretario, hanno detto, "infatti nonché sia solito parlare per tutta l’opposizione, non ci risulta che possa parlare in loro vece. Se così fosse, l’opposizione sarebbe davvero alla frutta. La fantomatica caduta della Giunta sarebbe rimasta esclusivamente un desiderio di Baldassini che, ignaro delle nozioni sul funzionamento del Consiglio, confonde i propri desideri con la realtà. Gli è successo in campagna elettorale: si vedeva già sindaco tanto da aver nominato gli assessori, ma si è svegliato dal sogno con un 6 per cento, per metà portato dai Riformisti".