Il calo delle nascite non ferma il boom dei nidi

Nelle strutture cittadine non si trovano posti: le domande di iscrizione sono state 156, ma solo 64 i posti disponibili: mugugni

Il calo delle nascite non ferma il boom dei nidi

Il calo delle nascite non ferma il boom dei nidi

I fiocchi rosa e blu negli ultimi anni hanno registrato i minimi storici in città eppure i posti negli asili nido pubblici e in convenzione non bastano. Sono state 156 le domande di iscrizioni agli asili nido ma sono solo 64 i posti disponibili nel prossimo anno. C’è allora chi, pur avendo entrambi i genitori che lavorano (magari la mamma part time) devono ricorrere ai privati con tutto quello che economicamente ne deriva.

"Numeri che sono simili a quelli degli scorsi anni – spiegano dal Comune – con circa il doppio delle domande rispetto ai posti disponibili nelle quattro strutture: 44 gatti, Girotondo, Piccola Oasi e Romero (unico comunale)". I dati Istat nazionali, relativi all’anno educativo 2021/2022, rivelano che la percentuale di copertura dei posti rispetto ai residenti, tra zero e due anni di età, raggiunge il 28%, con un leggero incremento (0,8%) rispetto al 2020/2021, dovuto alla contrazione delle nascite e alla conseguente riduzione dei potenziali beneficiari del servizio. Ci si è avvicinati a livello nazionale al target europeo fissato per il 2010 (33%), ma si rimane lontani dal raggiungimento del target per il 2030 (45%). A Jesi se si guardano alle 156 domande e ai 64 posti, siamo al 41 per cento quindi superiore alla media nazionale e inferiore del 4 per cento rispetto all’obiettivo da raggiungere entro i prossimi sei anni. Eppure c’è chi resta fuori e sarà costretto a rivolgersi alle strutture privati presenti in città o ai posti da privato nelle strutture di cui sopra. Sono in netto calo le nascite per la sempre maggiore denatalità anche se i dati che arrivano dal reparto di ostetricia e ginecologia guidato dal dottor Gianluca Grechi sono in controtendenza. Al 31 dicembre scorso si è invece registrato un consistente incremento di nati. Ben 908 i fiocchi per 899 parti, contro le 901 nascite dell’anno precedente e le 888 del 2021 mentre erano 834 quelli del 2020. Dati in continuo aumento, probabilmente dovuti anche alla chiusura del punto nascite di Fabriano ma non solo. Oggi in provincia di Ancona sono tre le strutture ospedaliere dotate di un punto nascita: Ancona, Senigallia e Jesi appunto. Dopo le chiusure di altre realtà, come nei Comuni di Osimo e Fabriano, le donne ormai si spostano più frequentemente per partorire e scelgono l’ospedale dove far nascere il proprio piccolo ricercando strutture nuove e all’avanguardia, maggiori comfort e qualità dell’assistenza.