Portonovo Ancona: le cabine all’asta ma cadono a pezzi

Situazione imbarazzante tra l’altro a due passi dal prestigioso Clandestino dello chef stellato Cedroni: "Sono anni che chiediamo più decoro oltre a un bagno pubblico perché qui c’è soltanto il nostro"

Migration

Pierfrancesco Curzi

Le 30 migliori offerte per garantirsi delle cabine ridotte ai minimi termini. L’asta prettamente telematica in programma lunedì mattina per accaparrarsi una delle cabine nella zona della Torre, a Portonovo, stabilirà chi sarà più fortunato, dopo la modifica del criterio di assegnazione. Di base, tuttavia, c’è un problema non di poco conto, ossia lo stato di manutenzione delle cabine. Ieri abbiamo effettuato un ulteriore sopralluogo sul posto, evidenziando lo stato penoso in cui versano quelle capanne di legno consumato. Uno spazio di un 3-4 metri quadrati per cui qualcuno sarà disposto a sborsare cifre assurde valutando la qualità dei manufatti. La base d’asta è di 370 euro (l’offerta deve essere superiore o al massimo va pareggiata) per avere l’uso di una cabina da martedì 1° giugno al 30 settembre.

L’Rti (Raggruppamento temporaneo d’imprese), composto da Atltante e Opera, che ha ottenuto la concessione triennale dal Comune ha provveduto in questi giorni a sistemare quelle cabine, ma il risultato è davvero sconsolante. Quelle cabine vanno demolite e ricostruite con criteri qualitativi generali nuovi e di qualità. Lo scenario è penoso e stona particolarmente se messo a confronto con il vicinissimo ‘Il Clandestino’, forse l’attività più elegante e di pregio non solo della baia di Portonovo, tra l’altro di proprietà dello chef stellato Moreno Cedroni: "Non è un bel vedere, assolutamente, ma non ci possiamo fare nulla. Sono anni che proviamo a chiedere più ordine e cabine nuove, ma anche servizi igienici – spiega Massimo Franzin, titolare de ‘Il Clandestino’ – Quell’insediamento andrebbe sistemato per una questione di decoro. Ripeto, mancano i servizi, tutti i bagnanti, compresi quelli delle cabine vengono al bagno da noi. Nessun problema, ma non può essere che in tutta l’area l’unica toilette sia da noi. Le cabine? Sono venuti l’altro giorno per sistemarle in vista dell’assegnazione, hanno messo un tappetino catramato sul tetto e poco altro".

Gli interni sono sporchi, tristi, ma sono le condizioni di usura delle strutture, causate dagli anni e dalle intemperie, a suscitare un senso di forte disagio, di abbandono. A terra sporcizia, porte assicurate da filo di ferro, buchi, legno fradicio che sta cedendo. Magari entro domani gli addetti della concessionaria effettueranno un ultimo ripasso, ma sulla struttura delle cabine c’è poco da fare. La loro utilità per chi riuscirà a prenderne possesso al termine dell’asta è evidente: la possibilità di avere un punto di appoggio strategico in uno dei punti più incantevoli della baia e davanti alla spiaggia libera.

Certo non una bella notizia per ‘Il Clandestino’: "Quasi ogni giorno si organizzano tavolate e grandi mangiate proprio qui a due passi dal nostro locale – aggiunge Franzin – per noi non è il massimo, ma non possiamo certo impedirlo. Detto questo, l’intero spazio andrebbe ordinato e sistemato meglio". Non è da escludere che gruppi di famiglie si uniscano per presentare offerte cumulative più alte: si parla di cifre che superano i mille euro. Valori incredibili per la qualità dei manufatti.