
Stop per una settimana al locale "La nuova vita" fuori dalla galleria Risorgimento. Alla questura erano arrivate diverse segnalazioni da parte dei residenti nella zona.
Schiamazzi notturni fuori dal bar e tra la clientela anche persone con precedenti penali. Il questore Cesare Capocasa fa chiudere per una settimana il bar "La nuova vita", fuori dalla galleria Risorgimento. Il locale, che si trova all’interno del benzinaio Ip, vicino alla rotatoria di piazzale della Libertà, è stato sottoposto alla sospensione della licenza a partire dal 27 maggio scorso. Per sette giorni dunque non potrà riaprire. Un provvedimento che è stato adottato dalla questura dopo diverse segnalazioni arrivate agli uffici di via Gervasoni.
Stando alla polizia il bar, che ha aperto da meno di un anno, sarebbe diventato un ritrovo abituale per persone con precedenti penali e ha creato un clima di disagio e di paura tra i cittadini residenti nella zona. Gli avventori, spesso ubriachi, si sono resi responsabili di schiamazzi e rumori molesti che hanno disturbato il sonno dei vicini, costringendoli a chiamare più volte le volanti della polizia. Anche nel fine settimana scorso le pattuglie sono dovute intervenire. La decisione del questore Capocasa è stata presa al fine di tutelare l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini. La sospensione della licenza avrà una durata di 7 giorni, durante i quali il gestore dovrà abbassare le saracinesche del bar e dovrà adottare misure adeguate per risolvere i problemi che hanno portato a questa decisione.
La questura di Ancona ha ribadito la sua ferma intenzione di intervenire contro tutte le attività che compromettono la sicurezza e la tranquillità pubblica. I cittadini sono invitati a segnalare eventuali episodi di disturbo della quiete pubblica o di comportamenti antisociali alle autorità competenti.