
Prima Gubbio, poi Pineto. Ancona a caccia di punti
Verrebbe da chiedersi cosa abbiano fatto i giocatori dell’Ancona dal 23 dicembre al primo di gennaio, se il lavoro commissionato dallo staff tecnico oppure tavola, divano e Playstation. Ma il senno di poi non aiuta a fare risultato.
La sentenza piovuta – è il caso di dirlo – sul Del Conero domenica pomeriggio parla chiaro: Ancona ancora ko. Certo non fortunata, lo è forse sul tiro di Tomaselli nel primo tempo che potrebbe essere gol, come mostrano le immagini, sicuramente non sul probabile fallo da rigore su Moretti non sanzionato dall’arbitro, neanche in occasione dell’autogol di Pellizzari che spiana la strada a un’Entella che legittima il vantaggio nei minuti successivi creando due occasioni da brivido.
Poi esce l’Ancona e l’Entella si arrocca, ma i dorici non riescono mai a rendersi davvero pericolosi. Così inciampano nella quarta sconfitta nelle ultime cinque partite, 21 punti in 20 giornate, in classifica un punto appena sopra la zona playout, insomma davvero un momentaccio. Le scusanti sono poche: Gatto e Cioffi out, Paolucci e Martina entrati nella ripresa e non al meglio della condizione, bene invece e nel complesso i tre nuovi innesti inseriti dall’inizio, Mondonico, Prezioso e Moretti, come pure Giampaolo subentrato nella ripresa. Meno bene, anzi, male tutto il resto, soprattutto il risultato che ancora una volta, come è successo spesso di recente, finisce per penalizzare l’Ancona probabilmente oltre i propri demeriti. Certo, cinque giorni per preparare, insieme ai nuovi innesti, la partita di esordio del 2024, sono stati davvero pochi: l’impressione data dall’Ancona è che ci siano diversi giocatori non in condizione, anche per il fatto di essere stati in vacanza per dieci giorni. Colavitto ricorda che era stato così anche lo scorso anno. Ma adesso la questione è ben diversa e questa squadra ha bisogno di lavorare. E di ulteriori rinforzi. D’ora in poi niente più scuse, c’è un campionato da raddrizzare e per farlo serviranno sangue, fatica, lacrime e sudore. Ci sono due trasferte – Gubbio e Pineto – e c’è la partita in casa contro il Cesena. Per uscire dalla situazione in cui si trova l’Ancona deve conquistare assolutamente punti e conquistarne di più, in media, di quanto fatto finora. C’è da invertire la rotta e c’è una settimana per preparare la sfida del Barbetti, il Gubbio giocherà domani in casa il recupero contro la Recanatese, occasione per l’Ancona per studiare il prossimo avversario. Al resto, cioè a rinforzare la rosa, dovrà pensarci entro la fine del mercato invernale il diesse Micciola. Tre sono i giocatori in uscita: Kristoffersen, che potrebbe accasarsi alla Pro Sesto, Nador, che potrebbe rientrare nei piani futuri della Spal che ne detiene il cartellino, e Peli, in prestito dall’Atalanta. Poi però dovrebbero uscire anche Marenco e Gavioli e l’Ancona dovrebbe completare il suo mercato con altri due innesti: un attaccante e un centrocampista, probabilmente. Piacciono Alex Rolfini del Vicenza e Riccardo Calcagni del Novara, ma da qui alla fine del mese tante cose possono cambiare. E i primi a cambiare, soprattutto, devono essere i risultati.
Giuseppe Poli