MARINA VERDENELLI
Cronaca

Reagenti scaduti al laboratorio analisi. Direttore e biologo a processo

Era convenzionato con il sistema sanitario pubblico per fare esami del sangue e altre procedure simili fornendo così un servizio...

Indagine dei carabinieri del Nas

Indagine dei carabinieri del Nas

Era convenzionato con il sistema sanitario pubblico per fare esami del sangue e altre procedure simili fornendo così un servizio alla clientela. Un controllo dei carabinieri del Nas ha fatto però emergere che nel laboratorio analisi, un’attività privata portata avanti da una società che vanta una esperienza pluriventennale nel campo, venivano utilizzati kit di reagenti scaduti. Con l’accusa di frode in pubbliche forniture sono finiti a processo il direttore sanitario del laboratorio, situato a Fabriano, e il biologo che eseguiva le analisi con varie strumentazioni. Stando alla Procura sarebbero state incassate fatture per oltre 500mila euro, il budget messo a disposizione dall’Asur (oggi Ast) Area Vasta 2, per la convenzione con il servizio privato erogato però in convenzione con quello pubblico. Una somma elevata se poi i reagenti utilizzati sarebbero stati di vecchia data e quindi non acquistati nuovi. Imputati un 84enne fabrianese, difeso dall’avvocato Vito Iorio e un romano di 62 anni, difeso dall’avvocato Maria Silvia Generotti. Insieme a loro è imputata anche la società che è proprietaria del laboratorio, le viene contestata un illecito amministrativo perché avrebbe tratto vantaggio economico per il mancato acquisto dei reagenti sostituiti con quelli scaduti. Il laboratorio avrebbe usato i reagenti scaduti da gennaio 2020 a gennaio 2021, periodo che coincide anche con la pandemia. Il controllo dei carabinieri del Nas risale al 30 novembre del 2020. In un apparecchio usato per le analisi sarebbero stati trovati 7 flaconcini di reagente scaduti. Altro materiale sarebbe stato trovato nelle celle frigo e sulle mensole. Il processo è arrivato in discussione davanti al giudice Carlo Cimini. Parte civile l’Asur-Ast con l’avvocato Giulio Torelli. La Procura ha chiesto una condanna di un anno per i due imputati e mille euro di multa. L’udienza è stata rinviata per repliche e sentenza al 18 febbraio.

ma.ver.