
Rifiuti, un passo in avanti. AnconAmbiente capofila per la gestione provinciale
"Passo in avanti per la gestione unica dei rifiuti nella Provincia di Ancona dopo le difficoltà incontrate nella scorsa primavera". Ad annunciarlo il presidente della Provincia Daniele Carnevali dopo il via libera ieri dell’assemblea Ata (22 favorevoli, 5 astenuti e nessun contrario ma Senigallia e Serra San Quirico erano assenti) al percorso che prevede un nuovo assetto societario che nel caso in cui l’iter dovesse concludersi positivamente vedrà AnconAmbiente occuparsi della raccolta dei rifiuti su tutta la provincia.
Previsto per marzo il piano di fattibilità economica finanziaria con i costi dell’operazione che dovranno ottenere il via libera della Corte dei Conti. Se tutto andrà bene Jesi, Ancona, Fabriano e tutti i Comuni della Vallesina che oggi hanno affidato il servizio alle partecipate partirebbero con la nuova gestione tra un anno, il primo gennaio del 2025. Più lungo l’iter per chi oggi ha il gestore esterno. Obiettivo è andare a regime per tutti entro il 2026.
"L’assemblea – spiega il presidente Carnevali - ha accolto con favore la proposta di gestione avanzata da Ancona Ambiente quale capofila. Lo schema societario prevede l’acquisizione dei rami di azienda di Jesi Servizi, Cis e Sogenus e prevede anche la fusione per incorporazione di Ecofon. l’iniziativa – aggiunge il presidente della Provincia di Ancona nonché dell’assemblea Ata Daniele Carnevali - ha fatto tesoro delle osservazioni della Corte dei Conti, che criticava la creazione di nuove società partecipate e la mancanza di uno specifico soggetto che possedesse il necessario know-how nel settore rifiuti. Si tratta di una iniziativa aperta e inclusiva vista la netta maggioranza a favore (22 comuni favorevoli, 5 astenuti). Si sono così verificati i presupposti – prosegue Carnevali – politici e tecnici per raggiungere questo obiettivo rincorso da tempo".
"Oggi – spiega ancora Carnevali - è stato varato il progetto societario e sempre da oggi entro tre mesi va varato il piano industriale mentre nei tre mesi successivi sarà necessario definire l’affidamento al nuovo gestore unico, che sarà quindi pubblico". Per giugno prossimo quindi dovrebbe essere pronto, ma il condizionale è quantomai d’obbligo visto che la questione si trascina da un decennio ormai, l’iter burocratico per l’affidamento ad AnconAmbiente del servizio rifiuti procedura che per andare a regime richiederà due anni e mezzo.
Il nuovo assetto societario prevede che Osimo faccia uscire il privato e fonda Ecofon in AnconAmbiente mentre le altre partecipate che oggi gestiscono i rifiuti nelle varie città dovrebbero cedere il ramo d’azienda. Il passaggio societario ad AnconAmbiente tra l’altro richiederà ai 20 comuni oggi Rieco di entrare in AnconAmbiente con una delibera di consiglio. Varata anche la nuova proroga trimestrale (dopo l’ultima di settembre scorso, ndr) l’ennesima senza aver ancora effettuato l’affidamento.
Sara Ferreri