San Biagio, bocciato il nuovo poliambulatorio

Parere negativo dell’autorità di bacino: mancano le opere idrauliche prioritarie. E intanto i cittadini sono preoccupati dalle antenne

San Biagio, bocciato il nuovo poliambulatorio

San Biagio, bocciato il nuovo poliambulatorio

Spaventa anche solo la parola antenna, di quelle alte più di 30 metri. L’altra sera l’amministrazione comunale ha convocato un’assemblea pubblica al circolo Acli di San Biagio per informare i cittadini sui rilevamenti effettuati da un tecnico in via Fosso, dove si trovano tre pali, due dei quali ospitano già antenne di telefonia mobile. L’ingegner Luca Fenucci ha elaborato un report dal quale si evince che sono stati otto i punti di rilevamento, quello con maggior campo elettromagnetico lungo via Fosso, il più vicino alle antenne, ma con un valore di 1,31 volt per metro, al di sotto della soglia di allarme di 6 V/m. In tre degli otto punti di rilevamento il dato rilevato era sotto lo 0,35. "I livelli di campo elettrico misurati, circostante il nuovo palo installato da Inwit, attualmente privo di antenne, sono risultati conformi a quanto previsto dalle normative vigenti - scrive l’ingegnere -. A San Biagio è plausibile ipotizzare uno spostamento degli impianti Telecom e Vodafone dall’attuale situazione di cositing con Wind Tre sul nuovo palo installato da Inwit". Rassicurazioni che tengono a bada, seppur non di tanto, la popolazione. Ha diviso il racconto di una bolognese che ha acquistato casa in via Quercetti e a appreso solo dopo che lì di fronte sarà installata un’antenna. Sulla questione anche Dino Latini ha presentato al pubblico una proposta di legge regionale: "A Osimo stanno spuntando una dopo l’altra fino a 19, come reso possibile nel regolamento approvato dall’attuale amministrazione con il benestare di buona parte delle minoranze". Le liste della Glorio replicano: "C’è una normativa statale che limita fortemente la competenza dei Comuni: le reti di telefonia mobile sono, infatti, considerate dallo Stato delle infrastrutture strategiche. I Comuni possono dotarsi di un piano antenne e infatti anche Osimo ne ha uno". C’è anche un’altra questione su cui si dibatte a San Biagio. Il Comune ha appena ricevuto il parere dall’Autorità di Bacino che evidenzia l’impossibilità di realizzare nel capannone di via Ancona la nuova sede del poliambulatorio. Il privato proprietario, che deve trasformare la struttura artigianale in sanitaria, ha chiesto al Comune il permesso a costruire e come previsto dalla legge, trattandosi di una zona per Prg soggetta a vincoli idrogeologici vista la vicinanza del fosso Offagna e fosso San Valentino, ha dovuto richiedere parere all’Autorità. "Il parere potrebbe essere modificato solo con la realizzazione delle opere idrauliche prioritarie, le sei vasche di espansione, ma i cui fondi a disposizione sono sufficienti per farne tre e la progettazione esecutiva deve completare prima l’iter degli espropri per andare poi ad appalto – dice il sindaco Simone Pugnaloni -. Quando era stata annunciata l’intenzione di trasferire il poliambulatorio di Osimo dal centro, avevamo avvisato Ast e Regione che quella zona era critica, motivo in più per invitare di nuovo l’amministrazione regionale a dirottare fondi Pnrr sull’ospedale".

Silvia Santini