San Vittore alla Chiuse, via all’iter per diventare patrimonio Unesco

La domanda insieme ad altri sette monasteri benedettini. Il sindaco di Genga Filipponi:. "Ci lavoriamo da tempo".

San Vittore alla Chiuse, via all’iter  per diventare patrimonio Unesco

San Vittore alla Chiuse, via all’iter per diventare patrimonio Unesco

L’abbazia di Montecassino e altri sette monasteri benedettini tra cui San Vittore alle Chiuse di Genga, in sei regioni italiane chiedono di essere iscritti nella lista dei siti classificati come ‘Patrimonio mondiale dell’umanità da Unesco, l’agenzia dell’Onu per l’Educazione, la Scienza e la Cultura. L’iter è venuto alla luce mercoledì nel corso del consiglio comunale di Cassino che ha votato all’unanimità l’adesione all’accordo di programma per la candidatura che vede uniti 8 Comuni italiani sede di abbazia benedettina. Il progetto sarà presentato al ministro della cultura Gennaro Sangiuliano a metà maggio. Con Cassino ci sono San Vittore alle Chiuse di Genga e i monasteri di Subiaco e di Santa Maria di Farfa (Lazio), San Vincenzo al Volturno (Isernia), San Pietro al Monte a Civate (Lecco), San Michele della Chiusa (Sant’Ambrogio di Torino) e Sant’Angelo in Formis (Capua).

"Una volta completate le adesioni – spiegano i promotori - tutto verrà inviato all’ufficio Unesco di Roma affinché esprima il parere di conformità delle candidature e autorizzi lo step successivo che consiste nella nomination ufficiale da inviare a Parigi". "Ci stiamo lavorando da tempo, in silenzio come ci è stato detto, e naturalmente ci speriamo - spiega il sindaco di Genga Marco Filipponi -. A breve, entro metà maggio, porteremo in consiglio comunale la delibera per l’accordo di programma sul percorso di condivisione che stiamo portando avanti insieme agli altri sette partecipanti. Ci speriamo: è un progetto con chance concrete di andare in porto o, almeno, arrivare alla fase finale della decisione dell’Unesco".