Sanità, è bufera sulle liste d’attesa infinite

Il consigliere di maggioranza Ragni provoca il governatore Acquaroli intervenuto una settimana fa: "Gli unici posti disponibili sono a Pesaro"

Sanità, è bufera sulle liste d’attesa infinite

Sanità, è bufera sulle liste d’attesa infinite

Torna infuocarsi il dibattito sulla sanità cittadina, dopo gli scontri tra la maggioranza guidata dalla sindaca Daniela Ghergo da una parte, il governatore Acquaroli e gli assessori Saltamartini e Baldelli. "Oggi ho provato a prenotare al Cup – posta sui social il consigliere di maggioranza Riccardo Ragni - visite di controllo ospedaliero per mia madre. Visita cardiologica: c’è posto solo a Pesaro. Ecodoppler cardiaco idem: un posto solo a Pesaro. Per la visita oculistica andiamo meglio, c’è posto anche a Urbino, oltre che a Pesaro. Morale: o ti rivolgi al privato o rinunci. Eh, però siamo stati troppo polemici e duri contro l’Amministrazione regionale durante il consiglio comunale di giovedì scorso. Non siamo riusciti a strappare alcuna promessa e abbiamo fatto pura demagogia, perché, come ci è stato detto, le cose a Fabriano ora stanno andando decisamente meglio".

Il lancio scatena una pioggia di commenti, più che altro lamentele sulle liste di attesa. "Il mese scorso - scrive una signora - ho fatto ecografia e mammografia e mi hanno consigliato di monitorare una cisti, ogni anno. Così mi sono fatta fare subito l’impegnativa ma al Cup mi hanno detto che il 2025 era tutto pieno e per il 2026 le agende non erano ancora aperte. Dovrò per forza farle privatamente se voglio seguire le indicazioni mediche". "Ho provato a prenotare una visita cardiologica la settimana scorsa – aggiunge una ragazza - ma hanno detto che non c’è proprio possibilità nelle Marche di qui a... tempo indeterminato".

Sulla questione interviene dall’opposizione cittadina Fabriano Progressista: "Le posizioni del sindaco Ghergo – evidenziano - sono in forte contrapposizione con quanto fino a oggi affermato dal Pd. Occorre anche riconoscere che la Giunta Acquaroli ha bloccato la realizzazione dell’ospedale di Pesaro fortemente voluto dall’ex governatore Ceriscioli e che il Pd, neanche quello locale, ha mai né criticato né contrastato. Progetto che se fosse stato realizzato, non solo avrebbe derogato la legge che per il bacino della popolazione delle Marche avrebbe consentito solo l’ospedale di Torrette, ma avrebbe definitivamente svuotato tutti i presidi dell’entroterra, Fabriano compresa, e sarebbe costato al bilancio regionale in una operazione pubblico-privato circa 30 milioni di euro l’anno per 30 anni". "Dobbiamo constatare – aggiungono – come l’incertezza di questa azione amministrativa da un lato evochi l’area montana, quando le può far comodo, e dall’altro trasferisce i servizi pubblici in totale autonomia e senza coordinamento con gli altri Comuni, a quello di Jesi".

Sara Ferreri