Scoppia il caso precari Emergenza a rischio, prorogati 125 su 500 "E’ un colpo di mano"

Rsu e sindacati sul piede di guerra: "Una decisione unilaterale". Contratti fino a ottobre per sopperire al deficit in pronto soccorso,. sale operatorie e rianimazioni. E tutti gli altri? "Scadono tra 20 giorni".

Scoppia il caso precari  Emergenza a rischio,  prorogati 125 su 500  "E’ un colpo di mano"

Scoppia il caso precari Emergenza a rischio, prorogati 125 su 500 "E’ un colpo di mano"

Colpo di mano della direzione di Torrette: prorogati al 30 ottobre 125 contratti precari degli operatori sanitari senza alcun confronto con l’rsu aziendale. Nessun provvedimento preso per gli altri 350 contratti a tempo determinato che scadono tra venti giorni. Per nessuno di questi, rinnovati e non, si parla di stabilizzazione, ma della solita ricerca della felicità definitiva, ossia quella di un contratto a tempo indeterminato. La direzione ha voluto tappare la falla del settore delle emergenze alla luce dell’aumento di ingressi di pazienti durante i mesi estivi, per cui pronto soccorso, rianimazioni e blocco operatorio dovrebbero essere più o meno salvi. Restano fuori tutte le altre figure precarie, lo ripetiamo, oltre 350 unità assunte durante il Covid e da allora costrette ad andare avanti con contratti rinnovati ogni 2-4 mesi.

La rappresentanza sindacale dell’area del comparto (infermieri, oss e ausiliari) è sul piede di guerra, sulla forma e sulla sostanza: "Ieri sera (mercoledì, ndr.) è arrivata alla nostra attenzione una mail dalla direzione in cui si annunciava la volontà di prorogare 125 contratti dal 30 giugno al 30 ottobre _ spiegano dall’rsu di Torrette _. In un rapporto normale di collaborazione la misura andava discussa in un confronto tra le parti e invece pochi minuti dopo il provvedimento era nero su bianco sull’albo pretorio. Siamo indignati sia dal modo di mantenere le relazioni intersindacali che per l’oggetto del provvedimento, perché di fatto si fanno figli e figliastri. Cosa succederà a chi non è stato prorogato, possono stare tranquilli che anche per loro arriverà almeno un rinnovo? Da mesi, anni, stiamo lottando per stabilizzare il personale e invece dobbiamo sperare di portare a casa le proroghe. Non ci siamo, siamo pronti a dare battaglia, non finisce mica qui. È previsto un summit tra tutti i componenti dell’rsu in cui verranno assunte delle decisioni operative da mettere in campo, dallo stato di agitazione che comprende sit-in di protesta e via discorrendo fino a ore di sciopero".

Sull’albo pretorio c’è anche la lista dei 125 precari che possono dirsi al sicuro fino al 30 ottobre prossimo. Come accennato in precedenza, si tratta esclusivamente di personale in servizio nel dipartimento di emergenza ossia i reparti più delicati durante il periodo estivo. Nell’atto direzionale che ufficializza la misura, infatti, si specifica che con l’aumento dei turisti nelle Marche di conseguenza si amplia lo spettro di potenziali pazienti in arrivo a Torrette, l’hub delle Marche. Sempre per tutelare le emergenze la dirigenza ha dato il via libera al servizio temporaneo (8 ore settimanali retribuite 40 euro l’ora) a 16 medici specializzandi che a turno copriranno le carenze del pronto soccorso di Torrette. Tornando ai precari, le circa 350 unità che restano fuori dalla proroga per ora sono fisioterapisti, logopedisti, personale tecnico e amministrativo, tecnici di laboratorio e altre figure: "Chiediamo a gran voce che l’azienda porti almeno fino al 30 ottobre questi precari _ aggiunge l’rsu _. ogni giorno riceviamo telefonate di gente disperata che piange al telefono per timore di restare senza lavoro. Dopo la convocazione delle parti dal prefetto per la conciliazione, speravamo che le cose avessero preso una piega diversa, ma così non è".

Pierfrancesco Curzi