Shopping di Natale: il centro di Ancona diventa una bolgia

Nessuna differenza con una domenica di dicembre senza pandemia. Affari d’oro per i negozi e i locali aperti per gli aperitivi Pattuglie della polizia locale, delle volanti e dei carabinieri in giro a controllare l’uso delle mascherine e evitare assembramenti

Un’immagine eloquente di Corso Garibaldi ieri pomeriggio

Un’immagine eloquente di Corso Garibaldi ieri pomeriggio

Ancona, 14 dicembre 2020 - Che differenza c’è tra la domenica di dicembre appena trascorsa e quella di un anno fa? Nessuna. Anzi, forse dando un rapido sguardo, ieri se possibile c’era anche più gente. Poco importa che di mezzo ci sia una pandemia tuttora in corso con centinaia di contagiati ogni giorno e purtroppo con una scia di decessi che ap parei narrestabile.

Discorsi di pura demagogia? Eh no, perchè poi quando ci troviamo a rispondere se è più importante la salute rispetto a qualsiasi altra cosa, nessuno di noi ha dubbi. Quindi per non prenderci in giro, diamo per assodato che la questione Covid dal punto di vista sanitario e la famosa lucina in fondo al tunnel che deve trasformarsi in ossigeno per le attività costrette a penare per mesi, sono assolutamente compatibili tra loro. Una non può fare a meno dell’altra. Ieri il centro di Ancona si è concesso una domenica natalizia vera, con un assalto ai negozi come non si vedeva da tempo. Anche il sabato è stato così, ma più disciplinato. Puro ossigeno per le attività commerciali che già dal mattino avevano potuto assaporare il calore della gente invogliata a farsi una passeggiata anche per merito della bella giornata di sole. Con il calare delle tenebre e l’accensione delle luminarie, il centro ha assunto un clima più caldo, coinvolgente. Ecco il motivo per cui durante le ore pomeridiane c’è stata molta più gente. Completamente esauriti i parcheggi lungo le strade a ridosso del centro. Neppure un posto libero al parcheggio Stamira, dove una lunga colonna di auto ha dovuto attendere per poter entrare e trovare un buco libero. Stesso cliché anche al Traiano. Più agevole la situazione al parcheggio degli Archi, anche se come sempre gli anconetani preferiscono altre soluzioni per non avere la scomodità di dover prendere poi un bus per raggiungere il cuore della città.

Pesante il lavoro anche per gli agenti della polizia locale che hanno dovuto disciplinare il traffico a ridosso della galleria San Martino per sciogliere veri e propri ingorghi. Duplice il compito degli agenti: hanno anche dovuto porre massima attenzione all’uso delle mascherine, non sempre rispettato. In questo senso i controlli sono stati garantiti anche dalla polizia e dai carabinieri con pattuglie in auto e appiedate al fine di evitare assembramenti. Un compito arduo, speciallmente attorno alle cinque e mezzo, sei del pomeriggio quando corso Garibaldi, in principal modo, era una bolgia. Non è questione di assembramenti o no: se uno avesse volutto far rispettare i dettami dei dpcm di Conte, si sarebbero dovuti prendere provvedimenti immediati. Ma come si può limitare la libertà di uscire di casa per prendere una boccata d’aria? Come si fa a stare sempre e comunque col fucile puntato per evitare crocchi di persone in strada o nelle piazze? Se si sceglie di tenere aperti i negozi (i centri commerciali ieri erano chiusi), i bar, i locali che servono aperitivi (tutti, puntualmente pieni di clienti) e questo tutto insieme a ridosso delle festività natalizie, ovvero il periodo più gettonato per uscire e far compere, è evidente che cercare di limitare i danni con qualche ammo nimento serve a poco. E’ solo esercizio d’ipocrisia. Se poi uno vuol guardare il bicchiere mezzo pieno si può dire che la formula Natale ad Ancona continua a funzionare. Nonostante il Covid. a.mas.