
Il residuato della guerra tra l’arco Clementino e il percorso verso la Rotonda. E’ stato scoperto dagli operai che stanno lavorando per la nuova illuminazione .
Residuato bellico riemerge dal sottosuolo durante le operazioni di scavo al porto: subito scattata l’ordinanza di interdizione dell’area circostante interessata. Il rinvenimento, avvenuto nella tarda mattinata di ieri nell’area del Porto Antico tra l’arco Clementino e l’imboccatura del percorso verso la Rotonda e la Lanterna Rossa, è emerso dal cantiere attivato da qualche tempo per i lavori della nuova illuminazione di quell’area dello scalo. Si tratta degli interventi previsti nell’ambito del progetto Iti-Waterfront. Alla luce di quanto accaduto, l’Autorità di Sistema Portuale del mare Adriatico centrale ha immediatamente informato le autorità competenti e da ieri sta seguendo la situazione in coordinamento con la Prefettura di Ancona e la Capitaneria di porto. Emergenza attivata, ma nulla a che vedere con quanto accaduto alcuni anni fa nell’area ferroviaria alle spalle degli Archi dove fu necessaria un’evacuazione di massa dei residenti.
Il primo sopralluogo degli artificieri è avvenuto ieri nel corso del pomeriggio inoltrato con l’obiettivo di stabilire l’effettiva natura di quel residuato e la potenziale pericolosità. Il punto dove è stato effettuato lo scavo, e il conseguente e inatteso rinvenimento: "Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto – spiega al Carlino il vicario del prefetto, Davide Garra, intervenuto sul posto ieri anche in mattinata – Ovvero delimitare un’area di sicurezza, garantire un eventuale primo soccorso e soprattutto fare delle foto e inviarle subito al nucleo degli artificieri a Bologna. La comunicazione c’è stata e nel corso del pomeriggio una squadra di esperti è arrivata ad Ancona per effettuare gli interventi di rito in casi come questo. La macchina è stata attivata con i tempi giusti e gli esperti faranno le loro valutazioni sulla natura del presunto ordigno, lasciamoli lavorare. A noi adesso preme avvisare la cittadinanza e far sì che non venga qui in porto a passeggiare almeno in questa fase delicata".
In effetti gli artificieri sono scesi al porto di Ancona da Bologna nel pomeriggio di ieri per le valutazioni del caso. In base all’esito definitivo dell’ispezione sarà emessa, da parte dell’Autorità portuale, un’ordinanza con le indicazioni relative alle misure di interdizione dell’area. Lo spazio circostante il punto del rinvenimento è rimasto off limits. Sul posto tutte le autorità competenti, compresa la capitaneria di porto: "In via precauzionale, l’area è stata interdetta sino a ulteriore novità ai non addetti ai lavori – ha aggiunto l’ammiraglio Vincenzo Vitale, comandante della capitaneria dorica – È stato possibile far passare solo chi lavora in zona Lanterna, mentre è regolarmente salvaguardato l’accesso allo stabilimento della Fincantieri perché l’ordigno sospetto si trova 50 metri più avanti rispetto all’Arco Clementino (all’altezza dei bagni pubblici attigui alla mura storica, ndr)".
Pierfrancesco Curzi