SARA FERRERI
Cronaca

"Stangata Tari, così la giunta poteva evitarla"

L’ex sindaco Santarelli: abbiamo lasciato un maxi finanziamento per le isole ecologiche, ma quei soldi non sono stati investiti

"Stangata Tari, così la giunta poteva evitarla"

"Stangata Tari, così la giunta poteva evitarla"

Non si placano in città le polemiche per l’aumento della Tari (più 7,5% per le utenze non domestiche e 7% domestiche rispetto all’anno scorso). Secondo l’ex sindaco, Gabriele Santarelli, gli aumenti avrebbero potuto quasi essere azzerati. "È falso dire che il Comune non può fare niente – rimarca Santarelli –. L’aumento è quasi del tutto sottratto al controllo dell’ente. Ma quel quasi è fondamentale e fare finta di niente significa mentire. Infatti, se la giunta Ghergo decidesse finalmente di investire gli 800mila euro di finanziamento regionale che gli abbiamo lasciato e destinati all’installazione di altre isole ecologiche intelligenti, riuscirebbe a ridurre gli aumenti, se non addirittura ad azzerarli, fino a fare diminuire la Tari. Nel 2017, la percentuale di raccolta differenziata era pari al 65,09% (dati ufficiali) e grazie agli investimenti fatti nei primi anni di mandato, siamo riusciti ad aumentarla fino al 72,64 del 2019. Questo ci aveva consentito di non fare aumentare la Tari, perché differenziare di più e meglio significa: avere più plastica da vendere aumentando gli incassi, avere meno materiale da portare in discarica diminuendo i costi". "Poi – aggiunge l’ex sindaco pentastellato – ci sono stati gli anni del Covid che hanno reso difficile anche questo tipo di attività, ma alla fine del 2021 abbiamo ottenuto questo finanziamento di 800mila euro che, se utilizzato, consentirebbe di aumentare ulteriormente il dato della raccolta differenziata (rimasto al palo al 72%) e quindi di abbattere i costi con risvolti positivi sulle tariffe". "Quello che sta accadendo oggi con le accuse che la giunta riceve per l’aumento della Tari – conclude l’ex primo cittadino, Gabriele Santarelli – non è nient’altro che la naturale e logica conseguenza della loro superficialità, dovuta all’incompetenza". "Gli aumenti, a differenza di quanto i consiglieri della minoranza vogliono fare credere ai cittadini – hanno evidenziato dalla maggioranza –, non sono stati pensati e decisi dall’amministrazione comunale, ma dalle autorità Arera e Ata, alla cui decisione il nostro Comune si è inevitabilmente adeguato, così come si sono adeguati i restanti Comuni della nostra provincia, da Jesi ad Ancona, e delle altre province. Il provvedimento è stato votato perché Fabriano non può certamente uscire dal ciclo dello smaltimento dei rifiuti a livello territoriale". Alcuni Comuni marchigiani come Monte San Vito e Fano tuttavia sono riusciti a ridurre notevolmente gli aumenti e in alcuni casi azzerarli, inserendo le somme accantonate e relative al recupero dell’evasione per la stessa Tari.