
Via Montebello: parla Stefano Ascoli, presidente della Cap che gestisce il progetto: "Proroga del Bonus Sisma"
Condominio green all’ex Stracca, la speranza di salvare il progetto, evitando un fallimento generale, sta nella proroga del Bonus Sisma all’85% di un anno: "La cosa fondamentale in questo momento è prorogare i crediti dalla fine di quest’anno alla fine del 2025, se lavoriamo tutti insieme si può portare a casa il risultato, altrimenti si aprirebbero scenari difficili da immaginare. La politica faccia la sua parte, posticipi la scadenza dell’85% a quella del Superbonus. La filiera di governo può davvero dare l’impulso giusto e risolvere l’inghippo perché è interesse di tutti". A parlare è Stefano Ascoli, presidente della Cap, la società che gestisce l’edificazione del palazzo di via Montebello dove un tempo sorgeva l’ex ragioneria Stracca. I lavori si sono fermati in questi ultimi giorni a causa del rischio concreto di non poter più rispettare le linee guida stabilite all’atto della stipula dei contratti di vendita. "L’adesione al Bonus ci ha consentito di abbassare i prezzi di vendita degli appartamenti fino a 2.500 euro al metro quadrato mantenendo elevati standard – spiega Ascoli – fattore decisivo anche per i compratori. Tutto stava andando avanti senza problemi, poi si sono verificati degli intoppi burocratici e dei ritardi decisivi. Ho letto di accuse verso di noi, si dice che non abbiamo fondi, che dobbiamo soldi al Comune modificando la realtà delle cose. Siamo tutti beffati".
Ecco perché si è arrivati a questo punto: "Nessuno spiega perché ci sono voluti 23 mesi per dare i permessi, circa 8 per il permesso a costruire e 15 per il permesso della variante. Senza questi ritardi il palazzo sarebbe già stato abitato e invece ci troviamo in questa situazione. L’analisi dei tecnici del Comune sul Piano di Recupero poteva durare al massimo un mese e la variante a stare larghissimi al massimo 3 visto che era stato tutto concordato e invece ne sono serviti cinque volte di più – aggiunge Ascoli – Avuto il permesso, i nostri tecnici dello Studio Muti e dello Studio Piscitelli hanno preparato la variante, consultandosi con i tecnici del Comune, per non sbagliare e per non perdere tempo. Sono pronto a chiarire tutto, non abbiamo scheletri nell’armadio, la nostra società ha seguito le regole".
Nel dialogo con l’amministrazione, l’impresa ha dovuto far fronte ai ritardi accumulati all’interno di tre sezioni tecniche tra cui l’urbanistica, il settore che risponde all’assessore Eliantonio (il padre ha acquistato un’unità immobiliare del progetto green all’ex Stracca, poi divisa in due), i lavori pubblici e il traffico. I primi due hanno risposto presente allo svolgimento delle pratiche, il terzo ci ha messo parecchio. Bastava parlarsi e a questo punto non ci sarebbe un rischio ‘incompiuta’ nel cuore della città: "Sarebbe gravissimo – conclude il presidente della Cap Costruzioni – Ripeto, bisognerebbe che tutti, da Acquaroli a Silvetti fino a Castelli facessero prorogare al governo il bonus dell’85% che scade a fine dicembre. Di cantieri in piedi con questo bonus ce ne sono pochissimi. Diamo lustro alla città, salviamo questo progetto".