REDAZIONE ANCONA

Strage di Corinaldo, il processo di appello per i "colletti bianchi". Consulenti da riascoltare

Verranno risentiti i medici legali e gli esperti

I soccorsi alla Lanterna Azzurra, la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni

I soccorsi alla Lanterna Azzurra, la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni

Rinnovo dell’istruttoria per risentire in aula i consulenti. Si inizierà dai due medici legali che si erano occupati delle autopsie sui morti della Lanterna Azzurra e dal colonnello dei carabinieri esperto in sicurezza poi via via tutti i periti che si erano susseguiti nel processo di primo grado. E’ stato deciso ieri, nell’udienza per il processo di Appello sulla strage di Corinaldo, il processo bis relativo a nove imputati e riguardante le questioni sulla sicurezza e sui permessi rilasciati per l’apertura della discoteca, quella dove la notte tra il 7 e l’8 dicembre del 2018 morirono cinque minorenni e una mamma di 39 anni. Il rinnovo dell’istruttoria è stato ammesso dalla giudice Antonella Di Carlo che ieri presiedeva l’udienza alla Corte di Appello di Ancona, dopo aver analizzato le istanze degli avvocati di parte civile e le richieste della Procura. Il procedimento di secondo grado è quello dei "colletti bianchi", con imputati tra gli ex membri della commissione di pubblico spettacolo che autorizzò la discoteca, l’ex sindaco di Corinaldo, un vigile del fuoco, ex personale amministrativo dell’ex area vasta 2 di Senigallia, all’epoca dipendenti pubblici Asur oggi diventata Ast, un geometra e un ingegnere incaricati dai gestori e dai proprietari del locale e un socio della Magic Srl che gestiva la discoteca. In primo grado erano stati assolti dalle accuse più gravi, quelle di omicidio colposo plurimo e disastro colposo. Le condanne per gli amministratori erano arrivate, a giugno dello scorso anno, solo per l’accusa di falso e con pene comprese tra un anno e un anno e due mesi ma tutte sospese per i benefici di legge. In Appello verranno risentiti, il 3 ottobre prossimo, i medici legali Francesco Paolo Busardò e Manuel Papi, e l’ingegnere civile Marcello Mangione, colonnello dei carabinieri ed esperto di sicurezza che aveva analizzato in particolare le balaustre della rampa poi crollate sotto il peso delle persone uscite in massa dal locale dopo lo spruzzo di una sostanza urticante da parte della banda dello spray dedita ai furti di collanine.

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