Vittima dello stupro "mascolina", condannati gli autori nell'appello bis

La nuova sentenza di appello di Perugia ribalta quella del tribunale di Ancona dopo il ricorso din Cassazione

La Cassazione ha accolto il ricorso della ragazza

La Cassazione ha accolto il ricorso della ragazza

Ancona, 19 ottobre 2020 - E' stato necessario un ricorso alla Suprema Corte, ma alla fine la ragazza vittima di stupro a Senigallia nel marzo del 2015 ha avuto ragione. La Corte di Appello di Perugia ha ribaltato, dopo l'annullamento con rinvio della Cassazione, la sentenza di Ancona che aveva assolto due giovani sudamericani accusati di aver violentato una ragazza peruviana a Senigallia, con un verdetto che fece scalpore perché si faceva riferimento anche alla "mascolinità" della ragazza. Nei confronti dei due è stata così confermata la sentenza di primo grado che aveva condannato uno a 5 anni e l'altro a 3 anni di reclusione.

La ragazza di 22 anni, peruviana, si era recata in ospedale con la madre dicendo di essere stata stuprata, pochi giorni prima, da un coetaneo, mentre un amico faceva il palo. Gli imputati si erano sempre professati innocenti dicendo che i rapporti erano consensuali.

Nel 2016 erano stati condannati in primo grado, ma assolti in appello nel novembre 2017. La parte civile e la Procura generale di Ancona avevano fatto ricorso in Cassazione, accolto con rinvio alla Corte di Appello di Perugia che oggi li ha ritenuti colpevoli, confermando la condanna di primo grado.