Svincolo per Castelbellino, nuovo progetto

Conferenza dei servizi a gennaio, l’opposizione: "Persi tempo e denaro, si intervenga con la messa in sicurezza"

Migration

di Sara Ferreri

Messa in sicurezza dello svincolo all’altezza dell’uscita di Castelbellino della SS 76 dopo che il progetto esecutivo dell’Anas è stato rigettato in conferenza dei servizi, la Provincia assieme al Comune ha presentato un nuovo progetto che dovrà affrontare un nuovo iter autorizzativo. "Il nuovo progetto – spiega il sindaco di Castelbellino Andrea Cesaroni – è sostanzialmente analogo al precedente che presentava delle criticità, ma arretrato di 7-8 metri verso l’attuale svincolo della superstrada anche i costi sarebbero simili. Una risposta migliore anche per il transito dei mezzi pesanti. A gennaio dovrebbe essere convocata la conferenza dei servizi e se ci sarà il via libera il Comune procederà con gli espropri. I tempi non dovrebbero essere lunghi". Di diverso avviso l’opposizione di Ritroviamo Castelbellino con Federica Carbonari che attacca: "Il nuovo progetto non prevede espropri. Si sta perdendo tempo e denaro come da noi già denunciato. C’era un progetto Anas già finanziato e ora invece dovrà essere effettuata una conferenza di servizi con un aggravio nei tempi e nei costi". In pressing anche il comitato via del Molino che chiede che nel frattempo si intervenga per la messa in sicurezza dell’area , vista la sosta selvaggia in prossimità dell’ex Calamity e la scarsa visibilità per chi viene da via del Molino. "Hanno disegnato tre strisce – attacca Federica Carbonari – in prossimità del bar ma non è stata effettuata nessuna messa in scurezza dell’area per non parlare della manutenzione stradale che è competenza dell’amministrazione comunale. Servirebbero poi dei dissuasori e rallentatori di traffico sulla Provinciale ma andrebbero sollecitati dal Comune e non solo dai residenti che si sentono inascoltati". Circa un mese fa la Provincia ha installato dei lampeggianti prima dell’accesso alle rampe proprio per segnalare il pericolo della zona. "Sin dal 2010 – hanno sottolineato dal comitato – abbiamo richiesto al Comune di Castelbellino, alla Provincia e al prefetto di intervenire per la messa in sicurezza dell’incrocio di Via Molino. Dopo quattro anni di silenzio nel 2014 il difensore civico delle Marche, su sollecitazione del Comitato, ha scritto al Comune di Castelbellino diffidandolo dal provvedere immediatamente ad evadere l’istanza dei cittadini interessati alla vicenda, indicando i tempi e le modalità di intervento finalizzate ad alleggerire la transitabilità dello svincolo. Stanchi di attendere anni, abbiamo anche presentato alla Procura un esposto sottoscritto da oltre 150 cittadini".