Ancona, traffico illecito di rifiuti e corruzione. Due arresti

Disposto il sequestro di quasi 5 milioni di euro a carico di quattro persone e altrettante aziende

Traffico di rifiuti, operazione dei carabinieri forestali (foto d'archivio Crocchioni)

Traffico di rifiuti, operazione dei carabinieri forestali (foto d'archivio Crocchioni)

Ancona, 10 marzo 2020 – Maxi-operazione dei carabinieri forestali dei gruppi di Ancona, Macerata, Ascoli Piceno e Rimini. In ottanta hanno eseguito misure cautelari personali e reali a carico di cinque persone e quattro società, disposte dal Giudice per le indagini del tribunale di Ancona, nell’ambito di un’indagine iniziata nel 2018, diretta dalla Procura e condotta dai militari dell’Arma Nel dettaglio, due persone sono agli arresti domiciliari, rispettivamente di 64 e 36 anni, entrambi residenti in provincia di Ancona; una colpita da obbligo di dimora, due colpite da misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale. Tutte accusate del reato di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti speciali e due di loro anche per corruzione di pubblici ufficiali e bancarotta fraudolenta. Disposto inoltre il sequestro per equivalente di denaro o altri beni per un totale di quasi 5 milioni di euro, attraverso il blocco dei conti correnti bancari e postali di quattro indagati e quattro società -, delle quali 3 con sede legale in Provincia di Ancona e una a Rimini - accusati di aver concorso nell'esecuzione di traffici illeciti di rifiuti speciali da demolizione, terrosi e organici, anche contaminati da inquinanti, tra cui idrocarburi, catrame, plastiche e metalli, per un totale di 640mila tonnellate.