Ancona, ecco il primo teatro dentro un tribunale

Evento unico in Italia per il Palazzo di Giustizia dorico: via all’allestimento

Il palcoscenico e la platea in fase di montaggio ieri nella corte del Palazzo di Giustizia

Il palcoscenico e la platea in fase di montaggio ieri nella corte del Palazzo di Giustizia

Ancona, 19 maggio 2019 - Un palcoscenico250 seggiolini per il pubblico e otto punti luce montati tra il primo e il secondo piano. Il tribunale di corso Mazzini è pronto per trasformarsi in un teatro. Non era mai successo prima, né ad Ancona né in Italia, che una struttura adibita a processi venisse utilizzata per uno spettacolo teatrale aperto al pubblico. Ieri mattina, nella corte al piano terra, è stato montato il palco che ha già cambiato l’aspetto interno di Palazzo di Giustizia dove giovedì prossimo, con repliche il 24 e 25 maggio, andrà in scena «Paragoghè« (depistaggio).

Una rappresentazione serale, prodotta da Marche Teatro, con la regia di Marco Baliani, che ripercorrerà le stragi di mafia compiute in Italia. La prima sarà il 23 maggio, alle 21 (info 071 / 52525), nell’anniversario della strage di Capaci dove nel 1992 persero la vita il magistrato Giovanni Falcone e la sua scorta. Diciassette attori marchigiani si alterneranno in uno spettacolo parlato e recitato con una coreografia di quadri che ritrarranno i protagonisti delle stragi.

L’ultima parte di una giornata che, sempre giovedì, vedrà l’intitolazione del Palazzo di Giustizia al magistrato anconetano Vittorio Salmoni, nonno dell’architetto Giovanna Salmoni, morto nel 1948, allontanato dal suo lavoro durante le persecuzioni razziali, e anche l’intitolazione di 11 aule e spazi del tribunale a uomini di giustizia uccisi dalla mafia: Elisa Comani, primo avvocato donna di Ancona, Arturo Vecchini, avvocato, Fausto Angelucci, magistrato, Mario Amato, magistrato, Guido Galli, magistrato, Rosario Livatino, magistrato, Emanuela Loi, poliziotto, Carlo Alberto Dalla Chiesa, generale e prefetto, Vittorio Petrelli, finanziere, Giorgio Ambrosoli, avvocato e Peppino Impastato, giornalista. Per ciascuno di loro ci sarà una specifica targa.

Si inizierà alle 10, quando all’entrata di corso Mazzini verrà scoperta quella che darà il nome al tribunale. La cerimonia si sposterà poi all’aula 1 del quinto piano del tribunale dove saranno scoperte le altre targhe (verranno posizionate nelle specifiche aule in un secondo momento) alla presenza dei familiari delle vittime. Tra gli ospiti è atteso il figlio di Paolo Borsellino. Al magistrato ucciso in via D’Amelio e a Falcone verrà titolata la corte interna del tribunale.

«Tribunale è città», questo il nome della manifestazione voluta dal presidente del tribunale di Ancona Giovanni Spinosa in un tribunale che è anche sede della Procura distrettuale antimafia. Alle 15 incontro dibattito «Mafia e stragismo» con Giovanni Canzio, presidente emerito della Corte di Cassazione. Hanno lavorato all’evento, oltre al Comune, l’Associazione nazionale magistrati (Anm), l’ordine degli avvocati, il consiglio regionale, MarcheTeatro e gli eredi del magistrato Salmoni.