Troppe classi in quarantena: scuole chiuse

Il presidente Acquaroli firmerà oggi l’ordinanza per tutte le Superiori, le seconde e le terze medie della provincia: da domani al 5 marzo

Troppe classi in quarantena: scuole chiuse

Troppe classi in quarantena: scuole chiuse

di Marina Verdenelli

Più classi in quarantena, la Regione decide la chiusura per una settimana di tutte le scuole superiori delle Marche e quella delle scuole medie, solo per le seconde e le terze classi, unicamente per la provincia di Ancona e Macerata, capoluoghi compresi.

Andranno in didattica a distanza a partire da domani e fino a venerdì 5 marzo (perchè quel giorno scade il Dpcm nazionale che il premier Draghi dovrà rinnovare) con il rischio che la chiusura sarà allungata anche ai giorni successivi. L’ordinanza del governatore Francesco Acquaroli è attesa per questa mattina ma ieri pomeriggio è stata già anticipata nel tavolo tecnico indetto dall’ufficio scolastico regionale che ha riunito tutte le parti per fare il punto sulla situazioni epidemiologica e chiarire l’avvio della campagna vaccinale del personale scolastico e al tavolo con i sindaci. Presente al confronto anche l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini.

Dai dati aggiornati dell’ufficio scolastico regionale diretto da Marco Ugo Filisetti le classi poste in quarantena dall’autorità sanitaria sono salite a 333 in tutta la regione (di ogni ordine e grado, paritarie e statali) dopo i primi rilievi fatti il 17 febbraio scorso e rappresentano il 3,17 per cento delle 10.492 sezioni e classi censite totali.

Il numero comprende asili, elementari, medie e superiori. La stretta maggiore è stata decisa per le due provincie perché sono quelle che hanno i contagi maggiori tra la popolazione scolastica.

Contagi non per forza maturati in ambito scolastico ma dettati anche dal sovraffollamento dei mezzi di trasporto pubblico e dalla vita sociale della categoria visto che, dati alla mano, la Regione ha evidenziato come la più colpita sia proprio la fascia di età 11-18 anni. Ragazzini che escono, che vedono amici, che fanno sport la dove consentito. I sindaci hanno chiesto delucidazioni sul perché non chiudere anche le classi di prima media e la Regione ha spiegato loro di voler essere in linea con quello che prevede anche il dpcm sull’importanza di chi passa da una scuola elementare ad una media, quella di poter essere seguito in classe. Sempre i sindaci hanno chiesto all’Asur che linea adottare per il futuro sui contagi nei plessi scolastici, quando decidere di far chiudere una scuola in base alle classi in quarantena e dal servizio sanitario è stata data come indicazione il 20 per cento. Vale a dire se una scuola con venti classi ne ha due in isolamento allora deve valutare la chiusura. Su questo i sindaci hanno chiesto però di avere un documento scritto. Per Paola Martano dello Snals, presente al tavolo tecnico scuola, c’è l’esigenza di chiudere anche gli altri gradi di scuola.

"Avrei preferito chiusure mirate anche per asili ed elementari – ha osservato la sindacalista – anche se lì i numeri sono meno incisivi. Questo a tutela dei familiari che hanno in casa perché proprio i più piccoli, che spesso sono asintomatici, possono contribuire a diffondere il virus tra gli adulti e quindi a creare pericolo. La provincia di Ancona ha il maggior numero di quarantene, più di 3mila che è superiore alla somma di tutte le altre province della regione. Adesso la prudenza è più che mai importante".

Sul fronte vaccini per il personale scolastico le prenotazioni potranno partire dal 1 marzo e dopo pochi giorni prenderanno avvio le somministrazioni con le dosi AstraZeneca, senza limiti di età e di residenza.