"Troppi rincari, così i camion si fermeranno"

Il pressing di Confartigianato sulla politica marchigiana: "Costi diventati insostenibili, servono risorse per evitare il blocco dei Tir"

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Rincaro vertiginoso di carburanti, carenza di autisti e ricambio generazionale praticamente assente, carenza di semiconduttori e chip che impediscono il rinnovamento del parco degli automezzi: sono solo alcuni dei problemi che Confartigianato trasporti ha portato all’attenzione dei rappresentati politici marchigiani in un incontro che si è svolto ieri ad Ancona. L’appello rivolto alla politica è stato raccolto dagli onorevoli Alessia Morani (Partito democratico) e Tullio Patassini (Lega), dall’assessore regionale ai trasporti Guido Castelli e da consiglieri regionali di maggioranza e opposizione. "Serve un intervento urgente – sintetizza Confartigianato – altrimenti i camion si fermeranno".

Il primo problema all’ordine del giorno riguarda il rincaro dei prezzi del carburante, con aumenti dei prezzi del gasolio fino al 35% e del gas metano fino al 380%. "E poi c’è la carenza dell’AdBlue, un adittivo necessario a far funzionare i motori diesel: senza quello il camion non parte – spiega Gilberto Gasparoni, segretario di Confartigianato trasporti Marche – per le aziende del settore, che investono anche 20mila euro all’anno in carburanti, la situazione è insostenibile". Poi c’è la questione del personale e del ricambio generazionale: il percorso per ottenere una patente per l’autotrasporto può arrivare a costare anche 4mila euro. "Così sempre meno giovani scelgono la proffessione dell’autotrasportatore" sintetizza il presidente regionale di Confartigianato trasporti Elvio Marzocchi. Accanto alla proposta di estendere la validità della patente B per i veicoli fino a 10 tonnellate e di inserire negli istituti tecnici corsi per l’autotrasporto, la richiesta avanzata agli amministratori è chiara: concedere voucher per agevolare l’ottenimento della patente. Un punto su cui l’assessore Castelli si è mostrato disponibile ad offrire sostegno per il conseguimento della Cqc (la qualifica speciale richiesta agli operatori del trasporto).

Più comlessa la questione dei carburanti: "Sono in gioco questioni geopolitiche che coinvolgono i raporti del nostro Paese con la Federazione russa", ha argomentato Castelli. Ma si è parlato anche delle iniziative del Governo: "La possibilità di sospendere i rimborsi delle accise sui carburanti per tutti i veicoli – ha spiegato il segretario nazionale di Confartigianato trasporti Sergio Lo Monte – ci trova in assoluto disaccordo". "La transizione ecologica – concorda l’onorevole Patassini – non può penalizzare le attività produttive del Paese. E un ulteriore sostegno potrebbe venire dal dirottamento sulle attività produttive dei fondi stanziati per il reddito di cittadinanza".

In un periodo in cui ai professionisti dell’autorasporto sono chiesti importanti investimenti e spese, il supporto del Governo e dell’amministrazione locale è percepito come un’urgenza. La disponibilità del mondo della politica è stata sintetizzata dall’onorevole Morani: "Mettiamo subito in cantiere un confronto con il mondo dell’autotrasporto in vista della legge di bilancio, in modo che si possa rispondere alle esigenze di un settore fondamentale per il Paese". "Un supporto alla categoria è necessario – concludono i rappresentanti di Confartigianato – altrimenti i nostri camion saranno costretti a fermarsi".

Marco Moroni