"Truffa dello specchietto, ad Ancona donne nel mirino"

Il tenente dei carabinieri dopo il blitz: "Altre due vittime, occhio ai raggiri"

I carabinieri: "Occhio alla truffa dello specchietto"

I carabinieri: "Occhio alla truffa dello specchietto"

Ancona, 10 ottobre 2019 - Tra venerdì e sabato aveva tentato di raggirare due donne con la celeberrima ‘truffa dello specchietto’, ma entrambe lo avevano respinto. Dopo la denuncia della seconda, seguendo la scia della prima, era stato bloccato dai carabinieri all’altezza dell’Agip di via Marconi. Ora, per il napoletano 40enne che stava seminando panico sulle strade falconaresi, i guai non sembrano essere finiti. In questi giorni infatti, a fronte della diffusione della notizia e delle foto segnaletiche della Mercedes nera fiammante utilizzata per i tentati furti, altre due ragazze hanno denunciato di essere state truffate dal soggetto. Rischia da 6 mesi fino a 3 anni. Una pena esigua. I perché ce li spiega il tenente Michele Ognissanti, comandante della Tenenza carabinieri di Falconara che, con i suoi uomini ha fermato il malfattore, allargando poi il discorso ad altri reati diffusi nel nostro territorio. 

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Tenente Ognissanti, quali sviluppi sul ‘truffatore dello specchietto’ di Falconara che avete fermato nei giorni scorsi? «Altre due donne hanno denunciato di essere state truffate. Stavolta però i colpi, antecedenti a sabato scorso, sono perfettamente riusciti. L’uomo, dopo aver simulato la rottura del vetro e chiesto risarcimento alle ragazze, ha ottenuto da una 230 euro, dall’altra 250».

Ora però dovrà rispondere di due ulteriori truffe, peraltro consumate e non tentate. Cosa rischia? «Risponderà di truffa continuata che prevede la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Una pena piuttosto esigua considerando che potrebbe intervenire anche la sospensione condizionale per i soggetti incensurati (non è questo il caso, ndr ) o misure detentive alternative. Motivi per cui le ‘truffe dello specchietto’ sono studiate nei minimi dettagli. Infatti, i malfattori agiscono prevalentemente con le donne sole. E non con minori, anziani ultra 65enni o disabili, altrimenti rischiano l’aggravante che invece prevede da 1 a 5 anni di reclusione».

I dati di Ancona e provincia segnano un aumento dei casi di truffe e frodi informatiche: 1212 nel 2017, 1449 nel 2018. Quale può essere la spiegazione? «La punizione lieve è sicuramente una risposta. In più si possono mettere in atto le truffe più fantasiose e disparate. Quella dello specchietto è diventata un must , ma ne esistono tantissime altre, specie a carico di anziani. Le vittime di una truffa consumata si accorgono in un tempo successivo al reato, il che limita ampiamente il margine di manovra delle forze di polizia di operare in flagranza e quindi di procedere con un arresto».

Quali sono invece gli altri tipi di truffe particolarmente in voga sul nostro territorio? «Persone malavitose che si spacciano per finti carabinieri, poliziotti, avvocati o funzionari di aziende che chiedono di farsi aprire per entrare in casa, raggirando la vittima, magari con l’ausilio di un complice, rubando oro e contanti nel giro di poco tempo per poi scappare».

Cosa consiglia per sventarle? «Anzitutto, le forze dell’ordine non si presentano a casa dei cittadini in borghese. Poi vanno tenuti sempre a portata di mano numeri di emergenza, segnalando ogni necessità, dubbio o sospetto a chi di competenza, fornendo qualunque informazione utile».

Cosa fa l’Arma dei carabinieri per arginare questi fenomeni? «Garantisce presenza sul territorio, assicurata con servizi esterni e caserme, e contatto diretto con la popolazione. Inoltre, l’impegno dei carabinieri è esteso anche sul piano dell’informazione, assicurata dal supporto della stampa. A tal proposito, organizzeremo una conferenza dal titolo ‘Stop alle truffe’, rivolta alle cosiddette fasce deboli, mercoledì 23 ottobre alle 17 al circolo Quercetti di Castelferretti».