
"Aria Nostra" denuncia la presenza di una consigliera della maggioranza sorpresa a registrare gli interventi nascosta dietro al palco dell’incontro "Il presidente della Regione si nega e Silvetti se ne frega della nostra salute".
"Il Comitato Aria Nostra non si lascia né ingannare né lusingare. Il giochetto del poliziotto buono e di quello cattivo lo conosce e non ci casca. Andiamo avanti". Il riferimento scelto dai coordinatori del comitato di Tavernelle che dice ‘No’ all’impianto di cremazione al cimitero è chiaro. I due poliziotti, il ‘buono’ e il ‘cattivo’, sono il sindaco Daniele Silvetti e l’assessore Stefano Tombolini. La notizia delle minacce a Tombolini è arrivata l’altra sera prima del dibattito pubblico durante la Festa della Primavera al Pozzetto e ‘Aria Nostra’ prende le distanze da simili comportamenti, senza rinnegare l’aspro confronto avuto lo stesso pomeriggio a Palazzo del Popolo proprio con l’assessore. Che ci sia tensione tra cittadini e amministrazione comunale, al di là degli scontri verbali su un tema così delicato come la salute delle persone, è evidente. Martedì sera c’è stata un’ulteriore testimonianza di ciò quando alcuni membri del comitato, a dibattito in corso, ci hanno segnalato la presenza, alle spalle del palco, dietro alcuni cassonetti per la raccolta differenziata, di una consigliera della maggioranza di centrodestra che stava registrando l’audio degli interventi in corso: quello del professor Floriano Bonifazi, ex consulente proprio del sindaco per l’ambiente e per il PIA 2, e i coordinatori del comitato, Simone Spina e Daniela Diomedi. Una presenza che abbiamo potuto confermare con quelle modalità di persona.
Almeno 300 persone martedì sera hanno ascoltato i motivi per cui varrebbe la pena dire ‘No’ a quell’impianto dalla voce di Bonifazi che ha rincarato la dose sui rischi per la salute pubblica. Una profonda e documentata relazione, dalla dispersione dei fumi alle soluzioni alternative sull’ubicazione, passando per gli inquinanti, il rischio radioattivo e il concetto del Nimby, Not in my backyard (Non nel mio cortile). Prima dell’inizio della serata i due giovani presentatori hanno anche accennato al fatto che l’amministrazione, prima delle minacce subite da Tombolini che hanno cancellato la presenza del Comune al dibattito, avrebbe voluto modificare l’organizzazione dell’evento, dalla scaletta agli ospiti e così via.
Il comitato ‘Aria Nostra torna sulla serata di martedì alla chiesa del Pozzetto: "Il partecipato incontro di ieri dimostra, ormai è evidente a tutti, che non arretriamo di un millimetro. L’amministrazione comunale sull’impianto crematorio in città non arretra nonostante qualche promessina che se la porta il via il vento. Il vertice della filiera, il Presidente della Regione che da un mese nega un incontro, evidentemente, la faccia non intende mettercela e solo lui potrebbe mettere la parola fine a questa penosa vicenda. Mentre per l’impianto di Jesi, si strappa le vesti, per Ancona nega il problema – si legge nella nota – Questo che stanno conducendo è il gioco delle parti, ma le migliaia di cittadini che ora sono informati non ci stanno. Il Comune non ha informato i cittadini adeguatamente violando l’obbligo previsto dal Codice Ambiente; nega pervicacemente che si tratti di una industria insalubre di 1° classe, ha redatto il progetto senza VAS e, addirittura, senza VIA, ricorrendo ad un artificio veramente risibile; ha fondato la ‘innocuità’ dell’opera basandosi su uno studio obsoleto - non pubblicato - dell’UNIPVM che lo stesso redattore sembra abbia disconosciuto. Ciò che non si sapeva 16 anni fa ora si conosce e ora si sa che il pericolo di quell’impianto è concreto ed evitabile, se lo si vuole. Il sindaco farebbe bene a preoccuparsi della salute dei suoi concittadini di cui ha la responsabilità quale massima autorità sanitaria. Quello è il suo primario compito e, per ora, sembra non si stia dimostrando all’altezza".