
Il progetto dello scalo merci osteggiato da Osimo Stazione e Castelfidardo
Osimo Stazione e la confinante frazione di San Rocchetto, nel comune di Castelfidardo, sono in fermento. I residenti del lato osimano alzano la voce contro la presenza, già denunciata, di giovani vandali nei pressi del play park, che bivaccano anche di giorno, distruggono gli arredi, lasciano sporcizia. In particolare nel mirino è un vecchio stabile che versa nel totale degrado, una ex struttura commerciale a oggi dismessa, piena di scritte con simboli nazisti fatti con lo spray azzurro e nero, sporcizia, immondizia e porte rotte a sprangate. "E’ un problema che abbiamo ormai già da prima della scorsa estate, abbiamo chiamato più volte anche i carabinieri – denuncia un residente -. Siamo esasperati perché a pagarne siamo solo noi stazionari".
Adesso che il Comune manca del sindaco, diversi comitati di quartiere hanno sollevato la difficoltà a interloquire con una giunta al governo in termini di sicurezza, investimenti in telecamere, più controlli, non solo in notturna. E poi quegli stessi residenti, assieme ai vicini fidardensi, hanno paura che il progetto di realizzazione di una stazione merci nella bella campagna a due passi dal mare diventi realtà. Il sindaco di Castelfidardo Roberto Ascani ribadisce: "Ho chiesto al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di seguire la questione stazione merci a Castelfidardo e di accogliere l’appello di tutta la città a valutare lo spostamento dell’opera. Ha promesso un approfondimento con Rfi che confido possa portare presto ad una risposta".
Il comitato di liberi cittadini poi non si ferma, tanto da continuare la raccolta firme dopo la consegna di una lettera al Ministro: "Il Comitato residenti di San Rocchetto" continua a tentare ogni azione affinché tale opera venga spostata in una sede più opportuna", dicono. Lì vicino, a Osimo Stazione, il Consiglio di quartiere ha appena organizzato un incontro pubblico venerdì sera alle 21 nel salone parrocchiale di via Cavour per conoscere il progetto di Rfi. Attesa la presenza del presidente del Consiglio regionale Dino Latini.
Il primo cittadino Ascani ha anche replicato sui social a coloro che l’hanno deriso per il selfie con Salvini: "Beati voi che avete il coraggio di ironizzare su questa vicenda. Quest’opera, se andrà avanti, sarà il più grande sfregio che si possa fare al nostro territorio con decine di residenti che vedranno stravolta la propria vita per sempre. Se anche il Ministro contribuisse per l’un per cento a fermare questo scempio perché non dovremmo tentare?".
Silvia Santini